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Intervista a Enzo Mellano (2) tutte le interviste
Telegiornaliste anno II N. 43 (75) del 27 novembre 2006

8x1000, arte e ricerca di Erica Savazzi

A quasi un anno di distanza dalla prima intervista, Enzo Mellano torna a parlare di 8x1000, spiegandoci la sua posizione sullo scandalo dei fondi per l'arte utilizzati in Iraq e aggiornandoci sulla raccolta di adesioni per aggiungere la ricerca scientifica tra i beneficiari dell'8x1000.

Giulia Maria Crespi ha denunciato il fatto che i fondi 8x1000 dello scorso anno destinati alla cultura sono stati utilizzati per la missione militare in Iraq. Come è potuto succedere?
«La legge che disciplina l'8x1000 sancisce che i fondi assegnati dai contribuenti alla diretta gestione statale debbano finanziare gli Interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione dei beni culturali. Se hanno destinato parte dei fondi a scopi militari, evidentemente hanno ritenuto le suddette finalità sociali meno importanti della missione in Iraq. Le risorse dell'8x1000, però, andrebbero intese come vincolate al finanziamento esclusivo delle finalità contemplate dalla legge, senza deroghe di sorta».

Cosa ne pensi?
«Tali comportamenti assunti da chi deve gestire la cosa pubblica sono inaccettabili. Una scelta politico - amministrativa può essere legittimata dal mandato elettorale, purché esercitata nel rispetto delle leggi. Il cosiddetto "rispetto della legalità" non dovrebbe ridursi a un mero slogan demagogico né dovrebbe valere solo per gli amministrati, ma soprattutto per gli amministratori: per dare il buon esempio».

Rita Levi Montalcini ha lamentato la scarsezza di fondi per la ricerca scientifica. La modifica che proponi all'8x1000 potrebbe essere la soluzione a queste problematiche?
«Con tutto il rispetto dovuto alla persona, alla scienziata, al Nobel, alla senatrice, avrei apprezzato una sua alzata di voce a favore della ricerca, più tempestiva, magari già dopo la sua nomina. E invece ha atteso l'approvazione della finanziaria. In ogni caso, ritengo che i senatori a vita, espressione del presidente della Repubblica e non degli elettori, non dovrebbero partecipare al voto di atti che possano determinare anche la caduta del governo, come ad esempio la finanziaria. Insomma, i senatori a vita non dovrebbero assumere il cosiddetto ruolo di "ago della bilancia".
Per quanto attiene la modifica dell'8x1000, se passa la legge, già dai primi anni la ricerca potrebbe contare su circa 500 - 800 milioni in più, senza prelevarli né dal bilancio dello Stato né dalle tasche dei cittadini».

Come procede la tua campagna per l'inserimento della ricerca scientifica tra i beneficiari dei fondi dell'8x1000?
«Anche se più lentamente, la battaglia continua senza sosta e senza fretta e, soprattutto, senza l'aiuto di politici o apparati di supporto. Si procede ancora grazie solo al passaparola sul web e all'aiuto dei colleghi giornalisti.
Le adesioni private, inviate online, sono arrivate a quota 82.000; le adesioni pubbliche, formulate con delibera di consiglio comunale, provinciale o regionale, governati dalla sinistra o dalla destra, sono in aumento. La Regione Valle d'Aosta, la Provincia di Grosseto, il Comune dell'Aquila hanno discusso o messo all'ordine del giorno la proposta.
Infine, relativamente all' 8x1000 a gestione statale, voglio dare una notizia di cui si parla poco.
Secondo un articolo apparso sul Corriere della Sera nell'agosto 2005, l'8x1000 ha finanziato anche il Comune di Catania, il cui sindaco è Scapagnini, medico personale di Berlusconi».

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