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Telegiornaliste anno XI N. 1 (432) del 12 gennaio 2015 
	
 
 
	
		
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			TGISTE Francesca 
		Succi: idee vincenti per un’Italia migliore di 
			Giuseppe Bosso  
		 
		Dopo la pausa natalizia anche per Telegiornaliste è arrivato il momento 
		di riprendere il lavoro. E inauguriamo il 2015 intervistando un punto di 
		forza della nostra redazione,
		Francesca Succi, anche 
		lei alle prese con un inizio d'anno davvero impegnativo.  
		 
		Come nasce il tuo amore per il mondo della comunicazione?  
		«La definisco una componente del mio carattere: sono comunicativa. Lo 
		sono sempre stata, anche solo con gli occhi, e ringrazio madre natura 
		per il colore che mi ha dato, hanno aperto tante porte e tanti cuori».
		 
		 
		Dalla radio alla tv passando per il web e anche i quotidiani con cui 
		collabori oggi: cambiando i mezzi cambia anche il tuo modo di 
		rapportarsi al pubblico?  
		«Sì, anche se mi piace sempre essere molto friendly con il pubblico; 
		lettore o telespettatore che sia».  
		 
		Operare in un contesto locale ha ostacolato il tuo percorso o invece 
		ti ha permesso di scoprire degli spazi in cui inserirti in modo 
		proficuo?  
		«Inizialmente, durante i primi passi, mi ha aiutato. Ora, essendo più 
		matura, diciamo che è un limite. Però il contesto locale ha sempre il 
		suo fascino e il suo vantaggio».  
		 
		L’idea dello 
		Studio di Comunicazione come nasce e quali sono stati i passaggi che 
		ti hanno portato a iniziare questa avventura?  
		«Nasce dall’esigenza di lavorare come desideravo, alla Francesca Succi, 
		in maniera fresca e innovativa. Per questo il mio Studio di 
		Comunicazione porta il mio nome. Dopo dieci anni di gavetta ho deciso di 
		fare il grande passo e mettermi in proprio: ogni giorno è una lotta, chi 
		ha Partita Iva lo sa; però le soddisfazioni ci sono. Non bisogna mai 
		mollare!».  
		 
		Il 2015 si apre per te con un’importante novità che probabilmente 
		rappresenta una prima assoluta, almeno per i palinsesti italiani, e mi 
		riferisco a Glossy Style: cosa ti aspetti e a quale pubblico 
		vorresti rivolgerti?  
		«Sì, sarò impegnata come autrice e conduttrice nella prima stagione di
		Glossy Style, il nome viene dal mio blog
		The Glossy Mag. 
		Credo di essere la prima blogger di moda – oltre che giornalista, lo 
		ricordo perché molti se lo dimenticano! – a portare il blog in 
		televisione. Dove la blogger, oltretutto, è autrice e conduttrice! La 
		scenografia di Glossy Style sarà la mia regione, 
		l’Emilia Romagna. Infatti farò tappa nelle sue principali città dove 
		tratterò di moda, bellezza, cibo e turismo dal mio punto di vista. Sarà 
		un condensato di ispirazioni e informazioni che porteranno il 
		telespettatore sul fatto compiuto: cosa posso trovare in questa città? 
		Come posso spendere il mio budget limitato (vista la crisi) per 
		rinfrescare l’armadio o il beautycase? A quali specialità culinarie 
		potrò abbandonarmi a tavola se andrò in questo luogo? E tanto altro! In 
		tutto questo poi mi aiuterà l’immediatezza del web, perché Glossy 
		Style avrà una sua prosecuzione anche sul web; dove vivo e lavoro 
		ogni giorno. In questa avventura mi accompagnerà Vincenzo, il mio 
		cameraman personale, che ringrazio per la sua infinita pazienza: quando 
		lavoro non sono una persona comoda. Oramai fa parte del mio staff, mi 
		piace lavorare in un ambiente positivo e ricco di condivisione. Voglio 
		sempre ottenere ottimi risultati e lui ha capito le mie esigenze 
		televisive. Questo sodalizio, la telegiornalista e il cameraman, 
		potrebbe diventare anche un progetto, chi lo sa?! E poi non sarò solo su
		Glossy Style: durante la conduzione al Motor Show in uno slancio 
		d’euforia generale ho battezzato Il Salotto della Succi. Questa 
		idea è piaciuta molto alla produzione e stiamo lavorando anche a questo 
		possibile programma. Pertanto, seguitemi sempre sui social con gli 
		hashtag ufficiali #LaSucci e #Quellachevuolecondurre, per 
		tutti gli aggiornamenti del caso».  
		 
		Che anno ti aspetti per il mondo della moda e quali credi che saranno 
		gli elementi su cui puntare?  
		«In Italia, dove resisto e persisto, mi aspetto un’apertura mentale 
		verso i giovani, le donne e coloro che si sono messi in gioco come me. 
		Mi aspetto più “sì” e meno “no”; più risposte ai progetti con ok, c’è 
		budget a disposizione e meno no, mi dispiace non c’è budget 
		(quando poi il budget c’è e viene buttato in iniziative scadenti); più 
		innovazione e certezze e meno arretratezza e incertezza. Mi aspetto 
		sicuramente un’Italia migliore dove le idee vincenti siano prese in 
		considerazione in quanto tali; nella moda e nella comunicazione, 
		ovviamente».  
		 
		A proposito sempre del tuo blog hai inaugurato il nuovo anno così: 
		positività come stile di vita. Basterà per superare questi periodi 
		difficili che stiamo vivendo? Fermo restando che, come è noto, il tuo 
		mantra è volere è potere…  
		«Di sicuro è un buon punto di partenza, la mente positiva può tutto!».
		 
		 
		Qual è stata finora l’esperienza che ti ha maggiormente gratificata?
		 
		«La mia pagina settimanale dedicata alla moda sul quotidiano della mia 
		città, La Nuova Ferrara. Ora è diventata un punto di riferimento 
		e di questo ne sono grata alla redazione e a me stessa per la costanza e 
		la professionalità applicata».  
		 
		Potendole riassumere almeno in tre, quali sono le regole che segui 
		nel tuo rapporto con le aziende che si rivolgono a te, pur nella 
		diversità dei settori in cui operano?  
		«Tutto è riassunto nello slogan del mio Studio: emozione, personalità e 
		cura del dettaglio. Per me sono i tre elementi chiave per una 
		comunicazione ottimale».  
		 
		Come riesci a conciliare le tantissime attività che ti coinvolgono 
		con la tua vita privata?  
		«Non faccio molta fatica, per me è normale. Ho sempre vissuto a questi 
		ritmi, anche quando andavo a scuola o all’università. Sono affamata di 
		nuove avventure e fortunatamente riesco a fare tutto. Se a volte perdo 
		qualcosa, nel pubblico o nel privato, cerco di recuperarlo con gli 
		interessi».  
		 
		Per te un figlio in questo momento rappresenterebbe un coronamento o 
		un ostacolo, in ambito professionale?  
		«Diciamo che per il momento non è nelle mie priorità, ma se arriva sono 
		pronta. La vita è anche questo. Ho già fantasticato sul nome: se è 
		femmina Atena (il nome di una Dea ma anche una dedica a mia zia che si 
		chiamava Tina) e se è maschio Alessandro. Ma spero solo non prenda da me 
		caratterialmente, maschio o femmina che sia, sarebbe un uragano!».
		
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			NONSOLOMODA Marsala 
				 è il colore del 2015 secondo Pantone: 
				 i miei cinque motivi per amarlo di 
			Francesca Succi 
				 dal blog
				 
				 TheGlossyMag del 2 gennaio 
				 2015 
				  
				 Il nuovo anno è arrivato con tutti i suoi buoni 
				 propositi e
				 Pantone, 
				 il punto di riferimento mondiale che si occupa di 
				 tecnologie per la grafica e della catalogazione e 
				 identificazione dei colori, ha decretato il colore 
				 cardine del 2015, il Marsala. Che secondo la loro 
				 tavolozza corrisponde al numero 18-1438. Prendete nota 
				 sul codice perché è importante!  
				  
				 Devo essere sincera, inizialmente non avevo appreso la notizia 
				 con molta euforia perché trovavo questo colore lontano dalle 
				 mie corde. Poi, con i dovuti approfondimenti del caso, 
				 mi sono convinta che non sarà così male. Anzi, questo 
				 colore aprirà tante porte, sperimentazioni, tentazioni 
				 ed evoluzioni. Sarà un’opportunità nazionale e farà 
				 ritrovare femminilità a tutte quelle donne che, per un 
				 motivo o per un altro, hanno abbandonato le buone abitudini; 
				 cioè prendersi cura della propria bellezza.  
				  
				 Pertanto ho stilato personalmente cinque motivi per amarlo, 
				 condivisibili o meno.  
				  
				 1. Valorizzazione della Sicilia.  
				 Quando è uscita questa news, complice anche l’immagine 
				 ufficiale divulgata da Pantone, tutti hanno pensato al famoso
				 vino liquoroso dai toni ambrati e a tratti oro senza 
				 ricordare che Marsala è anche una località in provincia di 
				 Trapani nella bellissima Sicilia. Località che 
				 ovviamente si lega alla produzione di questo ottimo vino DOC. 
				 Con questo tam-tam mediatico si spera che anche a 
				 livello turistico ci sia un profondo riscontro di questa 
				 zona.  
				  
				 2. Colore senza stagione.  
				 Entrando nel vivo del discorso posso affermare che questo 
				 colore oltre ad essere senza tempo è anche senza 
				 stagione. Ciò significa che possiamo utilizzarlo e 
				 indossarlo tutto l’anno senza problemi: dall’abbigliamento 
				 all’arredamento, dal beauty agli accessori.
				  
				  
				 3. Abbinamenti con beige, senape, blu e azzurro cielo e il 
				 mio amato rosa. Sul gold poi…  
				 Questo colore, apparentemente “difficile”, si abbina 
				 benissimo a quelle tonalità come il beige, 
				 senape, blu e azzurro cielo. Lo dimostra ad 
				 esempio la foto sopra con questa gonna bellissima a stile 
				 patchwork. Un motivo più per amarlo e considerarlo un 
				 colore versatile. Inoltre, per me che adoro il rosa 
				 in una maniera quasi maniacale, il marsala si abbina benissimo 
				 creando dei contrasti gradevoli ad alto grado di 
				 femminilità.  
				 Senza contare quanto può star bene su capi e 
				 accessori oro (altro trend ritornato in auge).  
				  
				 4. Ampio raggio per la bellezza.  
				 Oltre alla moda trova ampio raggio d’azione nel settore 
				 beauty. Blush, rossetti, smalti, 
				 ombretti e tanto altro, io lo aggiungerei anche nelle 
				 nuances per il colore dei capelli. Proprio un anno fa io 
				 avevo deciso di optare per il marsala e mi sentivo benissimo; 
				 per l’estate poi basterà illuminarlo con qualche 
				 colpo di sole.  
				  
				 5. Arredamento pratico e sofisticato.  
				 Io credo che marsala non sia solo un colore, ma uno stile di 
				 vita che andrà condiviso anche nei complementi d’arredo. 
				 Perché forse è anche lì che dona grinta e audacia: 
				 può essere austero ma anche romantico; può 
				 raggiungere tratti etnici ma anche storici. 
				 Insomma, un colore più versatile di così dove possiamo 
				 trovarlo?  
				  
				 E voi come prenderete di petto questo 2015 dai toni marsala?
				  
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			TUTTO TV 
			 	Elena 
					Sofia Ricci, regina italiana delle fiction 
					di Maria Cristina Saullo  
					 
					È la regina incontrastata delle fiction di casa nostra:
					Elena Sofia Ricci è l’attrice 50enne più richiesta 
					e amata della televisione italiana.  
					 
					La consacrazione è arrivata con l’interpretazione del 
					ruolo di Suor Angela nella fiction Rai Che Dio 
					ci aiuti, giunta quest’anno alla sua terza edizione.
					 
					 
					Una trama avvincente e ricca di contenuti e 
					significati: Suor Angela, all'anagrafe Lorenza Rapetti, 
					insieme alle sue consorelle gestisce L'Angolo Divino,
					un bar all'interno di un convitto: questo punto di 
					ritrovo porta il loro convento, avvolto da un’aurea di 
					tranquillità, ad essere frequentato da numerose persone, 
					provenienti da ogni ceto sociale. Tutto ciò porta 
					Suor Angela ad entrare nella loro vita e a 
					risolvere, spesso, i problemi quotidiani che 
					riguardano ognuno di loro.  
					 
					Con la miniserie Che Dio ci aiuti Elena Sofia Ricci, 
					come detto, è entrata nell’olimpo delle beniamine tv, 
					ma sono numerose anche le sue interpretazioni in altre 
					popolari fiction televisive: tra esse, la serie 
					Orgoglio, trasmessa da Rai Uno a partire dal 2004, 
					in cui ha interpretato il ruolo della nobile Anna Obrofari.
					 
					 
					Grande è stato anche il successo riscosso dal 2006 
					con la fiction di Canale 5 I Cesaroni, in cui 
					interpreta il ruolo di Lucia Liguori, e prima ancora la 
					serie tv Caro maestro, sempre su Canale 5, in 
					cui interpretava il ruolo di Elisa.  
					 
					La sua è una lunga carriera artistica che parte dal
					teatro; debutta, poi, al cinema con Pupi 
					Avati nel film Impiegati che le vale il 
					Globo D’Oro come miglior attrice.  
					 
					Importante anche il suo contributo in film che la vedono 
					impegnata nel sociale: nel 2006, infatti, nella 
					fiction Giovanni Falcone, l'uomo che sfidò Cosa Nostra, 
					la Ricci veste i panni della moglie del giudice, 
					Francesca Morvillo.  
					 
					Altre sue pellicole degne di nota sono Io e mia 
					sorella di Carlo Verdone, con cui vince i 
					premi Nastro d'argento, David di Donatello e
					Ciak d'oro come migliore interprete non protagonista; 
					inoltre, In nome del popolo sovrano, diretto 
					nel ‘90 da Luigi Magni; e, nello stesso anno, Ne 
					parliamo lunedì, diretto da Luciano Odorisio, che le 
					vale ancora la vittoria del Ciak d'oro e del David di 
					Donatello per la migliore attrice protagonista. Da qui, una 
					lunga carriera che l’ha consacrata nel gotha dei grandi.
					 
					 
					Insomma, un’attrice di fama internazionale che con il 
					suo sguardo, la sua professionalità, entra 
					nelle case degli italiani, raccontando se stessa e 
					ciò che solo una grande donna può trasmettere.   
			 	 
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			PINK NEWS Quirinale 
				 in rosa? In Italia sono in tanti a sperarci di 
			Antonia del Sambro  
				  
				 A questo punto è arrivato davvero il momento anche per 
				 il nostro Paese: siamo maturi, siamo moderni e 
				 siamo circondati da nazioni europee che auspicano e 
				 lavorano anch’esse all’ipotesi e all’elezione di donne alla 
				 più alta carica dello Stato.  
				  
				 In Italia, inoltre, le donne giuste per ricoprire un 
				 ruolo così importante neppure ci mancano: donne impegnate da 
				 tempo nel sociale, nella politica, nella 
				 giustizia e nello stesso tempo anche mamme e nonne 
				 straordinarie.  
				  
				 E allora perché no? Perché non pensare nelle prossime 
				 settimane a un nuovo presidente della Repubblica italiana che 
				 sappia indossare con classe ed eleganza anche tailleur firmati 
				 o accessori alla moda senza che questo infici minimamente 
				 le proprie capacità di stare alla guida di un Paese che 
				 avrebbe davvero bisogno di una svolta in ogni senso.
				  
				  
				 Le donne infine sono pragmatiche, sanno occuparsi 
				 benissimo di più cose contemporaneamente e sono 
				 rassicuranti. Anche la più battagliera e 
				 apparentemente forte.  
				  
				 Un nome che girà da tempo a proposito della carica del 
				 Quirinale è quello di Emma Bonino, la ragazza 
				 terribile, come amava definirla l’amatissimo Pertini; 
				 una donna forte e coraggiosa che non si è mai 
				 risparmiata per condurre le battaglie civili, sociali e 
				 ideologiche che più le premevano.  
				  
				 Emma Bonino, in realtà, con il passare degli anni si è 
				 anche addolcita molto; si è sempre dimostrata 
				 apertissima al dialogo interno e sempre più esperta di 
				 questioni estere, tanto da essere molto apprezzata e 
				 considerata senz’altro al di fuori dell’Italia.  
				  
				 Insomma, una donna più che giusta sia per il nostro paese che 
				 per rappresentarlo al meglio all’estero. Un altro nome 
				 molto considerato e che metterebbe d’accordo i più 
				 sarebbe quello di
				 
				 Milena Gabanelli, apprezzata anche dalle 
				 opposizioni del governo italiano. Alle scorse elezioni il 
				 suo nome era stato acclamato a gran voce, ma la bravissima 
				 giornalista e conduttrice televisiva aveva elegantemente 
				 rifiutato, defilandosi dalla corsa al Quirinale. Chissà che 
				 invece a queste nuove prossime elezioni non ci ripensi e 
				 che possa partecipare facendo contenti i suoi molti sostenitori 
				 e tutti i fan della sua trasmissione.  
				  
				 Donne che possono giocarsi alla pari la corsa alla Presidenza 
				 della Repubblica il nostro Paese ne anche ancora tante, 
				 una fra tutte Anna Finocchiaro, magistrato antimafia,
				 esperta legislatrice, ex ministro delle pari 
				 opportunità e attualmente senatore, sposata e madre di 
				 due figlie è la donna italiana per eccellenza. 
				 Madre e moglie premurosa e insieme politico di grande 
				 capacità ed esperienza, Anna Finocchiaro piacerebbe davvero 
				 a tutti e sono in tanti a sperare che sia proprio lei alla fine 
				 a salire sul colle più importante.  
				  
				 Nel toto elezioni però non mancano anche i nomi di altre 
				 eccellenze italiane come tante ricercatrici di fama 
				 internazionale e dottoresse di Emergency, ex 
				 magistrati e donne impegnate nelle associazioni di 
				 solidarietà o di lotta alla mafia e alla criminalità 
				 come Rosa Borsellino. E c’è chi fa anche il nome dell’attuale 
				 terza carica dello Stato, la presidentessa della Camera, 
				 Laura Boldrini.  
				  
				 Insomma, i nomi prestigiosi e di grande competenza 
				 non ci mancano e sarebbe una svolta che si accompagnerebbe a 
				 un nuovo pensiero più positivo e ottimista per tutti i 
				 cittadini.  
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			DONNE
				 Alicia 
				 Keys di nuovo mamma 
				 di Deborah Palmerini  
				  
				 Alicia 
				 Keys lo aveva annunciato ai suoi fans sul sito: 
				 "Maybe the baby will be our Christmas gift… we’ll let you 
				 know ;-)" In italiano "Probabilmente il bambino sarà il 
				 nostro regalo di Natale ... ve lo faremo sapere".  
				  
				 Si è fatto attendere appena qualche giorno in più il piccolo 
				 Genesis Ali Dean venuto alla luce a fine dicembre per la 
				 gioia della mamma Alicia, del papà Swizz Beatz e del 
				 fratellino di 4 anni Egypt Daoud Dean.  
				  
				 L'arrivo del secondo figlio è stato annunciato dalla stessa 
				 cantante con parole gioiose e una foto dei piedini 
				 di Genesis Alì Dean su
				 
				 Instagram: giovani, raggianti e di successo, Alicia 
				 e Swizz hanno ora una famiglia bellissima che inizia una
				 nuova vita insieme.  
				  
				 Probabilmente la maternità era l'unico traguardo 
				 ancora da raggiungere per la nota cantante 
				 statunitense, che a 33 anni ha già raggiunto altissimi 
				 traguardi nella professione di cantautrice e musicista 
				 talentuosa.  
				  
				 Madre avvocato di origine italiana, padre steward 
				 afro americano, Alicia, dopo essersi diplomata a 16 anni ha 
				 iniziato una folgorante carriera di musicista, 
				 imparando a suonare numerosi strumenti musicali come il 
				 pianoforte, il violoncello, la chitarra e i moderni 
				 sintetizzatori.  
				  
				 Aveva poi optato per la prosecuzione degli studi 
				 tradizionali alla Columbia University ma la sua grande 
				 passione per la musica ha preso il sopravvento su tutto il 
				 resto, così dopo alcune particine al cinema, è 
				 esplosa con successo sulla ribalta musicale vendendo 15 
				 milioni di dischi nella sola America, 30 milioni nel 
				 mondo e guadagnandosi numerosi riconoscimenti, oltre ad 
				 essere stata inserita nel 2005, fra le migliori del panorama 
				 attuale.  
				  
				 Alicia è anche molto impegnata anche in campo sociale: 
				 usa la sua popolarità e la musica per grandi e piccole cause 
				 umanitarie, dalla sensibilizzazione al problema dell'HIV 
				 al sostegno delle popolazioni colpite da calamità naturali 
				 e non teme di esporsi anche politicamente in favore di 
				 grandi temi come la cancellazione del debito dei paesi nel 
				 continente africano.  
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