Homepage di www.telegiornaliste.com
HOME SCHEDE+FOTO FORUM PREMIO TGISTE TUTTO TV DONNE INTERVISTE ARCHIVIO

Tutto TV Ieri, oggi e domani
Tutto TV. Ieri, oggi e domaniCostanza Goatley, la mia Riflessione
di Giuseppe Bosso

Incontriamo l'avvocato Costanza Goatley, volto della trasmissione di approfondimento La Riflessione, in onda il martedì sull'emittente napoletana Tele A.


Benvenuta su Telegiornaliste, Costanza, anzitutto chi sei e di cosa si occupa la trasmissione che tu conduci su Tele A, La Riflessione?
«Grazie a voi dell'invito. La Riflessione è un programma di cui sono conduttrice e autrice e che va in onda il martedì in prima serata, un format di informazione politica, culturale e sociale. Nato nell'autunno 2020, pochi mesi dopo il lockdown, in un momento difficile, da un'idea di Michele Cutolo con cui collaboro anche nella promozione di eventi; per me oggi rappresenta anzitutto una scommessa, svincolata dall'ambito in cui mi ero formata, con laurea in giurisprudenza, abilitazione alla professione forense e anni di lavoro come legale di banche. Questa opportunità ha rappresentato anzitutto per me un modo per mettermi in gioco sull'aspetto della socialità, in cui credo molto, confrontandomi con personalità di spicco della nostra società civile ed affrontare problematiche di ogni sorta di un territorio ricco di criticità ma anche di cose positive, facendo emergere il buono che c'è».

Com'è nato questo progetto e in che modo sei stata coinvolta?
«Dapprima dietro le quinte; poi mi è stato proposto di essere presente all'interno della trasmissione con un angolo di domande provenienti dai social e poi come conduttrice, in parallelo con la crescita della trasmissione, anche in termini di ascolti».

Come selezionate gli argomenti da trattare e gli ospiti da invitare?
«C'è anzitutto un lavoro basato sulla lettura dei quotidiani e delle notizie che suscitano interesse, tanto di cronaca quanto di progetti che interessano la collettività. Stiamo vivendo un momento storico di grande ripresa per la città, che sta riprendendo il suo ruolo di capitale europea. Altro filone a cui siamo legati è quello del disagio giovanile, e da madre di due bambini lo sento particolarmente; mi piace affrontarlo in tutte le sue sfaccettature».

Quali sono state, anche dai riscontri che hai avuto dai social o dalle persone con cui hai interloquito le puntate e gli argomenti che hanno riscontrato maggiore interesse?
«L'auditel ci fornisce dei dati. Gli argomenti più gettonati sono sicuramente i personaggi che fanno parte della società civile che rivestono ruoli di spicco come il sindaco Manfredi, che quando abbiamo ospitato ha riscontrato grandi ascolti, o il capo della Polizia Municipale Esposito; o le presentazioni di libri. La visibilità social è spesso un fattore determinante».

Tele A è una delle storiche emittenti del panorama napoletano che negli ultimi anni ha lanciato format come il tuo: una risposta al trash che pare imperversare sui network più diffusi?
«Più che risposta è una presa di posizione la nostra: a noi interessa il sociale, un contesto che si sta muovendo senza riferimenti; noi vogliamo con una televisione privata libera dimostrare come la cultura tiene sempre testa, soprattutto indirizzati ai giovani che a differenza della mia generazione non trovano dei punti di rifermento».

Come concili la professione forense con il giornalismo?
‘«Al momento la strada del giornalismo sta prendendo il sopravvento. Di settimana in settimana gli argomenti diventano sempre più complessi e gli impegni legati alla trasmissione sempre più pregnanti. La professione forense l’ho ormai accantonata per un'attività che sta diventando assorbente, e la cosa non mi dispiace perché la trovo più stimolante. La professione forense oggi è infinitamente difficoltosa, sotto molti punti di vista».

È un progetto che conti di proseguire o stai valutando nuovi potenziali ambiti per un futuro programma che si concili con la tua formazione giuridica?
«Non so. Ma La Riflessione affronta spesso argomenti legati al mondo del diritto, in varie sfaccettature. Ma a me piace parlare anche di cultura, di temi che hanno una maggiore presa sul pubblico».

Non solo avvocatura e televisione, sei molto impegnata anche in campo politico e sociale nell'affrontare le infinite problematiche di Napoli, non ultima delle quali la delicata situazione bradisismo dei Campi Flegrei: mai pensato di lasciare la città o è una lotta quotidiana che hai abbracciato in ogni aspetto?
«Mai esitato: Napoli è la città che mi ha dato i natali, ne sono fiera, è la città per me più bella al mondo e la più stimolante. Il bradisismo di oggi rappresenta un momento che già in passato la città ha vissuto in altre epoche; rappresenta anche una sfida quotidiana, vivendo alle pendici del Vesuvio. Non lascerei mai questo territorio».

Facendo riferimento al titolo della trasmissione, quale riflessione ti ha lasciato questa intervista?
«Che bisogna credere in noi stessi, lavorare e una volta trovata la propria strada perseguirla».

Costanza Goatley si è mai dovuta trovare a fronteggiare o essere alle prese con la parola bavaglio?
«No, credo che il futuro della televisione sia quello delle emittenti private, libere, come la nostra dove abbiamo un editore che ci ha sempre lasciati liberi di sviluppare le nostre idee. Se fatta bene è una grande alternativa alla tv pubblica che può diventare risorsa preziosa».

 interviste a personaggi | interviste a telegiornalisti


HOME SCHEDE+FOTO FORUM PREMIO TGISTE TUTTO TV DONNE INTERVISTE ARCHIVIO
Facebook  Twitter  Instagram

Telegiornaliste: settimanale di critica televisiva e informazione - registrazione Tribunale di Modena n. 1741 del 08/04/2005
Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso del webmaster