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Telegiornaliste anno XI N. 18 (449) del 18 maggio 2015 
	
 
 
	
		
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			TGISTE Lorella 
		Miliani, tgista viaggiatrice appassionata 
		di Giuseppe Bosso  
		 
		Incontriamo Lorella Miliani, volto di
		
		Canale Italia. 
		 
		La sua giornata tipo.  
		«Dipende; il sabato, quando conduco il programma che occupa la fascia 
		mattutina, sono in redazione dalle 5:30 fino alle 14; per il resto della 
		settimana, attacco alle 11 fino alla sera, tranne quando conduco 
		l’edizione delle 20:30 del tg».  
		 
		Le sta stretta la dimensione di Canale Italia?  
		«Direi proprio di no; il nostro è un network nazionale, che mi dà ampi 
		spazi; mi occupo di esteri, e la cosa, da appassionata viaggiatrice, mi 
		piace molto».  
		 
		Segue degli accorgimenti nel look?  
		«Decisamente non in maniera maniacale – ride, ndr – trucco e parrucco ci 
		sono nella maniera giusta. Da questo punto di vista mi ritengo 
		fondamentalmente minimalista».  
		 
		Da molti anni è tra le
		tgiste maggiormente seguite dai nostri lettori: cosa le suscita 
		questo interesse nei suoi confronti?  
		«A dire il vero l’ho scoperto da poco, e devo dire che mi ha sorpreso. 
		Ma come le dicevo, la visibilità non è la mia ossessione, sono contenta 
		di fare quello che faccio».  
		 
		C’è spazio per gli affetti?  
		«Sì; per la famiglia, per gli amici, per il cane… anche se a volte far 
		conciliare tutto con il lavoro è estremamente complicato».  
		 
		Il suo desiderio per il futuro. 
		«Continuare a fare questo lavoro come sto facendo, arricchendo sempre 
		più la mia curiosità. Continuare a farlo tranquillamente, riservando 
		degli spazi per i viaggi, come dicevo la mia grande passione».
		
		 
		
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			NONSOLOMODA Creativity Day 2015: si parte da Roma! di 
			Francesca Succi
				  
				 dal blog
				 
				 TheGlossyMag del 13 maggio 2015 
				  
				 Come Blogger Ambassador di Creativity Day vi comunicherò nel 
				 corso di questi mesi (fino ad ottobre) tutte le tappe di questo 
				 evento dedicato ai creativi digitali. Io parteciperò alla tappa 
				 di Reggio Emilia e se vi interessa l’evento ci sarà anche 
				 occasione di conoscerci! 
				 Intanto con questo post, oltre a darvi le prime informazioni, 
				 vi annuncio la data imminente a Roma. Insomma, impossibile non 
				 partecipare se siete creativi come me! 
				  
				 Ma partiamo con ordine: cos’è Creativity Day? 
				 Creativity Day è organizzato da Inside Training, società 
				 specializzata nella formazione e consulenza nell’ambito del 
				 design, della tecnologia e dell’innovazione. Per l’edizione 
				 2015 di Creativity Day le novità sono molteplici: dalla 
				 creazione di un nuovo format narrativo, al numero di tappe 
				 dell’evento che passano da 3 a 5, andando a toccare oltre alle 
				 piazze di Roma, Reggio Emilia e Milano, che hanno già ospitato 
				 le passate edizioni e anche altri due centri particolarmente 
				 significativi del panorama creativo italiano: Trento e Bari. 
				 Giunto alla sua quindicesima edizione, il Creativity Day 2015 
				 rappresenta per designer, art director, marketing e 
				 communication manager, sviluppatori, maker, appassionati di 
				 tecnologia, startupper e imprenditori innovativi un’occasione 
				 per condividere idee, approfondire le proprie conoscenze e 
				 vedere le tecnologie applicate anche in ambiti fuori dal 
				 comune. Un contesto dinamico e informale dove non mancheranno i 
				 momenti per fare network e a dar vita a nuove opportunità di 
				 business. 
				 I crescenti consensi che la Manifestazione ha riscosso nelle 
				 passate edizioni e le numerose richieste hanno convinto gli 
				 organizzatori ad aggiungere al tradizionale itinerario che si 
				 svolgeva in tre tappe, due ulteriori giornate. L’edizione 2015 
				 si articolerà, quindi, secondo il seguente calendario: 
				  
				 – 25 Maggio a Roma 
				 – 11 Giugno a Bari 
				 – 1 Luglio a Trento 
				 – 30 Settembre a Reggio Emilia 
				 – 25 Ottobre a Milano 
				  
				 «Al centro di tutto, come sempre, saranno i contenuti», ha 
				 dichiarato Veronica Savazzi, Responsabile Comunicazione e 
				 Formazione Inside Training, che ha proseguito: «Questa è la 
				 caratteristica principale di Creativity Day cui non vogliamo 
				 rinunciare. E per dare ancora qualcosa in più abbiamo creato un 
				 nuovo format narrativo, dove abbineremo sempre un momento 
				 d’ispirazione a un approfondimento tecnologico. Un esempio? Non 
				 si parlerà solo in astratto di After Effects, ma saranno 
				 Leopoldo Muti e Andrea Giraldi, rispettivamente Regista e 
				 Tecnico del programma Sky “Storie di Campioni”, a raccontare 
				 come storytelling e motion graphics possano essere usate per 
				 creare engagement nello spettatore». 
				  
				 Da segnalare per l’evento di Roma, il Keynote di Andrea Guida, 
				 designer esperto di processi collaborativi finalizzati alla 
				 soluzione di problemi complessi, che ci parlerà di come crearsi 
				 nuove opportunità, valorizzando la propria professionalità e 
				 quella della propria organizzazione. A chi non bastasse questa 
				 prima sessione, seguirà nel pomeriggio un workshop di 
				 approfondimento dal
				 titolo “Intra-prenditori: Life isn’t about finding yourself. 
				 Life is about creating yourself.” Si parlerà poi di Social Web 
				 applicato al video con Emanuela Zaccone, Digital Entrepreneur, 
				 Co-founder e Social Media Strategist di TOK.tv e Claudio Di 
				 Biagio, Regista autodidatta e Youtuber romano che parleranno di 
				 fenomenologia del Web engagement. Dalla Social TV alle YouTube 
				 Star. 
				 Il tema dell’Illustrazione sarà affidato a Ray Oranges, 
				 designer per formazione che diventa illustratore per passione e 
				 firma campagne pubblicitarie per la New York Lottery, vincendo 
				 il “Silver Lion” a Cannes nella sezione Print, e per clienti 
				 come Coca-Cola, Il Sole 24 Ore, Peroni Nastro Azzurro e HSBC. 
				 Nel corso della giornata si parlerà poi di Web Marketing e 
				 Musica, UX Design, Video-Storytelling, Distribuzione di 
				 contenuti digital, Strumenti mobile per designer, Sviluppo 
				 applicazioni, progettazione e stampa 3d. 
				  
				 Maggiori informazioni sul Creativity Day e il programma 
				 dettagliato della prima tappa a Roma sono disponibili sul sito
				 www.creativityday.it.
				  
				  
				 Inoltre vi segnalo il link del
				 
				 programma e quello della
				 
				 pagina facebook ufficiale di Creativity Day per seguire 
				 tutti gli aggiornamenti quotidiani. Hashtag ufficiale: 
				 #cday15. 
				  
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			TUTTO TV 
			 	Striscia 
					la Notizia: il "caso Fabio e Mingo" ancora aperto di 
			Sara Ferramola  
					 
					Lo scorso 29 aprile i due inviati storici di 
					Striscia la Notizia, Fabio e Mingo, vengono
					licenziati dal programma perché accusati dalla 
					Procura di Bari di simulazione di reato per il 
					servizio sul "falso avvocato" del 2013: il presunto 
					legale sarebbe stato infatti un attore chiamato da 
					loro stessi per prendere appositamente parte al servizio, 
					e dunque anch'egli indagato per lo stesso reato.  
					 
					Le segnalazioni arrivate in studio a Striscia 
					hanno lasciato perplessa la redazione, del tutto 
					estranea alla vicenda, costretta a prendere 
					provvedimenti nei riguardi di Fabio e Mingo.  
					 
					Sulla vicenda è intervenuto anche il Codacons, 
					associazione dei consumatori, costituito come parte 
					civile. Il presidente Carlo Rienzi afferma: «Striscia 
					la notizia è da sempre una trasmissione dedita alla difesa 
					dei cittadini e alla denuncia di truffe. Per tale motivo, se 
					dalle indagini della procura di Bari dovessero emergere 
					illeciti, si determinerebbe, oltre al danno per il 
					programma, una grave lesione della buona fede dei 
					telespettatori (...) Esprimiamo solidarietà e vicinanza ad 
					Antonio Ricci e a tutto il team della trasmissione e ci 
					costituiamo parte offesa nel procedimento aperto dalla 
					magistratura, affinché i diritti degli utenti siano 
					garantiti anche sul fronte televisivo e dell'informazione».
					 
					 
					Le indagini, circoscritte al servizio di due anni fa, 
					hanno escluso gli altri fatti venuti a galla nei 
					giorni scorsi e cioè che i servizi falsi ad opera di 
					Fabio e Mingo sarebbero circa una decina; Striscia 
					la Notizia starebbe verificando, ma non vi sono ancora 
					conferme.  
					 
					Fabio e Mingo confermano di aver collaborato fedelmente, 
					nel rispetto di ogni indicazione ricevuta, anche se non 
					sempre condivisa; i due ex inviati si dichiarano pronti a 
					rispondere al giudice con lealtà e serenità, perché «siamo 
					i primi a voler conoscere le fila di questa assurda vicenda 
					nella quale ci si vuole coinvolgere».  
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			PINK NEWS La Festa della Mamma ormai è social di 
			Antonia Del Sambro  
				  
				 Negli anni Sessanta e Settanta la festa per 
				 celebrare tutte le mamme era un evento piccolo, 
				 privato e fatto di bigliettini di auguri 
				 confezionati in casa e a scuola; colorati cartoncini dove i 
				 bimbi scrivevano frasi di amore e di buoni propositi 
				 verso le loro mamme.  
				  
				 Negli anni successivi ad accompagnare i cartoncini di auguri 
				 sono apparse piante ornamentali e scatole di 
				 cioccolatini con dediche e auguri preconfezionati.  
				  
				 Poi sono arrivati i fiori: enormi fasci di bellissime 
				 rose o di margherite e mimose a celebrare 
				 l’amore e la devozione dei figli verso le loro mamme e 
				 anche dei papà che non volendo essere da meno a volte si 
				 sono “sostituiti” negli auguri per la Festa della 
				 Mamma ai figli troppo piccoli per pensare al regalo da 
				 soli.  
				  
				 Tra tutte le feste, quella che celebra la mamma e il suo 
				 ruolo nella famiglia e nella società rimane probabilmente 
				 l’unica più vera e più sentita perché le mamme sono 
				 ancora il fulcro più importante e fondamentale della famiglia, 
				 ovunque si viva e a qualsiasi nazionalità si appartenga.  
				  
				 Inoltre, negli ultimi anni la Festa dedicata alle mamme è 
				 diventata anche e inevitabilmente social; per cui, ben 
				 vengano i biglietti, gli auguri e i doni materiali e reali ma
				 spazio anche a tutte le manifestazioni di amore e 
				 dediche del tutto virtuali… ma non meno 
				 apprezzate.  
				  
				 Perché se è vero che i figli crescono e le nuove 
				 generazioni preferisco esprimere sentimenti ed emozioni 
				 sul web è altrettanto vero che le mamme di questa 
				 generazione sono altrettanto tecnologiche e sanno 
				 apprezzare ugualmente messaggi, auguri e fiori virtuali che 
				 arrivano sui loro smartphone, sulle loro pagine 
				 social e sulle loro mail personali.  
				  
				 Ed è una cosa bella e semplice. I tempi cambiano, i 
				 figli crescono e magari vanno a vivere altrove, ma il web e 
				 il grande mondo virtuale unisce e fa sì che tutte le mamme 
				 possano essere festeggiate come si deve e come meritano 
				 anche stando dall’altra parte del mondo.  
				  
				 Una festa antica quindi, quella che onora e omaggia 
				 tutte le mamme, ma che ha saputo nel tempo e negli anni 
				 adeguarsi e resistere alle nuove tecnologie per diventare 
				 più forte e sentita che mai, dato che un fiore inviato con 
				 amore e dedizione dai propri figli è apprezzato e 
				 profuma anche se è solo virtuale. Eppoi condividere è 
				 sempre stato il must di tutte le mamme del mondo!  | 
		 
		
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			DONNE    
				 Antonella 
				 Cardone: una mamma giornalista tutta forza 
				 di Giuseppe Bosso  
				  
				 Giornalista professionista dal 2008, laureata in scienze 
				 politiche Antonella Cardone svolge la sua attività di cronista 
				 in Emilia-Romagna, seguendo con particolare intensità la 
				 cronaca locale; ha collaborato con vari quotidiani (Il 
				 Riformista, Repubblica, L’Unità, Italia 
				 Oggi) ed attualmente dirige il sito
				 
				 SulPanaro; eletta al Consiglio nazionale 
				 dell’Ordine alle ultime elezioni, è risultata la più votata 
				 della sua regione.  
				 Fa parte del Coordinamento precari e freelance 
				 dell’Emilia-Romagna; concilia le fatiche professionali con 
				 quelle di mamma e moglie.  
				  
				 Antonella, è più difficile essere una giornalista precaria o 
				 una giornalista mamma?  
				 «Decisamente giornalista e mamma… per fare bene il tuo lavoro 
				 devi avere competenze professionali, ma per essere mamma oltre 
				 alla questione affettiva devi mettere in gioco competenze 
				 ancora più complesse: medicina, fisiologia, disciplina sulla 
				 sicurezza e altro ancora…».  
				  
				 Da tempo si discute sul ruolo dell’Ordine dei giornalisti, 
				 che in molti vorrebbero abolire: tu, da diretta interessata, 
				 cosa ne pensi?  
				 «Che all’estero i colleghi apprezzano il fatto che in Italia 
				 esista un organo preposto alla nostra tutela; tutela e 
				 controllo, in modo molto più efficace di quanto fa la giustizia 
				 penale, che può condannare chi commette reati come la 
				 diffamazione ma non ha i poteri e le prerogative che ha un 
				 organo istituzionale, che ha la primaria funzione di garantire 
				 la nostra libertà: se cade la legge che istituisce il nostro 
				 Ordine, cadono tante libertà che oggi abbiamo, e chi ce le 
				 ridarebbe? Insomma, se non esistesse l'Ordine, il rischio serio 
				 è che venga meno la libertà stessa».  
				  
				 Da un anno è stato introdotto l’obbligo di frequentare corsi 
				 per maturare crediti: quanto c’è di giusto e cosa andrebbe 
				 cambiato nell’impostazione secondo te?  
				 «Il primo anno è stato un rodaggio che ha permesso di capire 
				 pro e contro, e di preparare l’anno successivo per migliorare. 
				 Avverto magari qualche diffidenza da parte di chi, 
				 comprensibilmente, non vede di buon occhio l’obbligatorietà di 
				 frequentare corsi che, comunque, sono stati bene organizzati e 
				 in molte regioni totalmente gratuiti».  
				  
				 Quando ho una notizia, cerco un editore che la pubblichi 
				 è uno dei tuoi cavalli di battaglia: anche a costo di non 
				 trovarne proprio nessuno?  
				 «Sì. Quello che conta è che la responsabilità sia sempre sulle 
				 mie spalle, di quello che scrivo e racconto mi sono sempre 
				 fatta carico di appurare al massimo la verità. E per tornare al 
				 discorso che facevamo prima sull’esistenza dell’Ordine, è 
				 fondamentale l’esistenza di tutele come il segreto 
				 professionale, che davanti a un pubblico ministero, per 
				 esempio, mi permette di non rivelare le mie fonti».  
				  
				 Cosa vorresti dire a un giovane che volesse avviarsi nella 
				 strada del giornalismo?  
				 «Di tentare la strada del mercato estero. L’Italia, da molti 
				 punti di vista, non è un mercato florido come quello dei 
				 sistemi anglofoni e francofoni, dove c’è una diversa concezione 
				 della figura del giornalista. Studiate lingue, anche orientali, 
				 e non disdegnate di tentare anche queste strade; conosco 
				 colleghi che lavorano a Istanbul, a Il Cairo, altri che fanno i 
				 corrispondenti dall’Italia per media di altri Paesi. Si trovano 
				 bene e hanno scoperto notevoli possibilità».  
				  
				 L’introduzione di un minimo salariale garantito ai 
				 giornalisti: bene o male secondo te?  
				 «Direi proprio di no, vista la poco fortunata esperienza 
				 dell’equo compenso, che gli editori hanno rispettato... 
				 diminuendo le tariffe! Semmai bisognerebbe aumentarle…».  
				  
				 Cosa ti aspetti dal domani?  
				 «Che i cittadini reclamino maggiore correttezza 
				 dall’informazione. Assistiamo ad un continuo bombardamento di 
				 notizie, dal web e dalla rete, non sempre veritiere; 
				 fortunatamente, anche se non ancora in maggioranza, le persone 
				 che sanno distinguere il vero dal farlocco ci sono, ma bisogna 
				 sforzarsi di essere sempre di più».     
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