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Telegiornaliste anno XI N. 24 (455) del 29 giugno 2015
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TGISTE Savina
Confaloni. Alla scoperta dell’Italia bella e nascosta su Marcopolo
di Giuseppe Bosso
Padovana, volto di
Marcopolo, incontriamo
Savina Confaloni.
Per Marcopolo ti vediamo raccontare la tua regione, il Veneto: con
quale spirito e con quale intenzione?
«Itinerari Italiani, il programma a cui ti riferisci, è appunto
una scoperta dei luoghi meno conosciuti, tenendo conto di quegli aspetti
culturali, gastronomici e non solo più interessanti; è stata una bella
scoperta anche per me; il Veneto è sicuramente una delle regioni più
belle d’Italia e d’Europa, ma si tende ad associarlo quasi
esclusivamente a Venezia o a Verona, mentre in realtà ci sono tantissimi
altri luoghi meritevoli di essere scoperti che però non sono molto
pubblicizzati: Pedemontana Veneta, i Colli Berici, Colle del Prosecco,
la Valpolicella… persino io che sono nata a pochi chilometri di distanza
ho imparato a conoscere queste località».
I viaggi e i motori sono una parte importante del tuo curriculum
giornalistico: come hai conciliato queste due passioni con il tuo
lavoro?
«Direi che si sono conciliate con quelle che sono state le mie
esperienze; come saprete sono stata per molti anni la navigatrice di
Clay Regazzoni, e con lui sono andata alla scoperta di posti lontani;
poi tutto è continuato a Nuvolari, a Marcopolo, e al Corriere della
Sera oggi».
Ti senti una donnavventura?
«Non nel senso dell’omonima trasmissione – ride, ndr – ma se intendi
persona amante della scoperta, sì. Da ragazza c’era sicuramente una
certa incoscienza che mi portava ad andare alla ricerca delle mete più
lontane in modo piuttosto spensierato; con gli anni è venuta anche una
certa prudenza, che mi ha fatto abbandonare quel tipo di impostazione;
viaggiare è molto bello, ma devi tener conto dei rischi a cui puoi
andare incontro, dal punto di vista sanitario per esempio, e io ho visto
delle mie amiche (incoscienti in quel senso che dicevo) tornare
dall’Africa con la malaria, che si cura abbastanza agevolmente ma che
non puoi prendere sottogamba. Oppure in alcune zone dei Paesi arabi che
ho visitato, la parte diciamo meno ‘illuminata’, dove la condizione
femminile è molto difficile. Per tornare alla domanda di prima,
l’avventura volendo la trovi anche in Italia, andando alla scoperta dei
luoghi meno reclamizzati ma che non hanno nulla da invidiare alle mete
più visitate».
Una donna con questi forti interessi secondo te intimorisce o
affascina?
«Affascina la donna che ha interessi e li coltiva con passione. Anche
dedicarsi all’uncinetto, se lo fai con l’impegno giusto, può risultare
piacente».
Nel 2007 hai vinto il Premio di Giornalista Sportiva dell’anno:
cos’ha rappresentato per te?
«Al di là della soddisfazione per il fatto di essere stata premiata da
colleghi, quindi persone che condividono la mia esperienza professionale
e che per questo hanno conferito un significato particolare al
riconoscimento, il premio è stato importante anche per il momento in cui
è arrivato, pochi mesi dopo la morte di Clay, un amico con cui ho
condiviso una parte importante della mia carriera, e che però sentivo di
dover reinventare proprio per quello che era successo; ho smesso di
seguire quel tipo di gare automobilistiche e ho incentrato la mia
attenzione ad altre cose».
Qualcuno ti ha definita la giornalista sosia di Moana Pozzi:
cosa ti ha suscitato questo paragone?
«(scoppia a ridere, ndr) Ma quello era più che altro un divertissement, uno
scherzo di qualche collega che è stato ripreso con una certa enfasi.
Così l’ho vissuta, spero anche il pubblico».
Accorgimenti per il look?
«Nessun altro che non sia la femminilità. Credo che una donna non debba
seguire ossessivamente le mode del momento, ma cercare sempre di essere
come si piace, senza eccessi o volgarità».
Cosa ti aspetti dal domani?
«Mi sento continuamente in divenire, in progressione: non in senso
carrieristico, ma cercando di imparare e migliorare ogni giorno di più».
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NONSOLOMODA Esthetiworld by Cosmoprof presenta le novità
dell’edizione 2015 di
Francesca Succi
dal blog
TheGlossyMag del 10 giugno 2015
Esthetiworld by Cosmoprof 2015 ritorna a Milano dal 10
al 12 ottobre 2015, all’interno del MiCo – Fiera
Milano Congressi, con un nuovo format che risponde alla domanda
di contenuti di alto livello da parte del pubblico
professionale del settore Estetica, Spa, Wellness e
Nail.
La quinta edizione mira a consolidare il successo del 2014 con
oltre 200 brand espositori e la partecipazione di oltre 10.800
operatori che hanno potuto assistere a oltre 30 ore di
“formazione” anche “live”.
Per l’edizione 2015 Esthetiworld, con la prestigiosa
partnership di Cosmetica Italia, propone contenuti congressuali
attuali e in linea con le tendenze del mercato, coinvolgendo
aziende, associazioni e testate di riferimento per il settore.
Appuntamento imprescindibile per i visitatori, il Congresso
Italiano di Estetica Applicata, giunto alla sua 36a edizione,
propone un approfondimento sulle novità della dermatologia a
cura del Prof. Antonino Di Pietro. Un’importante occasione di
aggiornamento professionale e di approfondimenti con la
collaborazione delle riviste “Les Nouvelles Esthétiques” ed
“Esthetitaly”.
Novità assoluta di Esthetiworld 2015, lo Spa Symposium ospiterà
workshop dedicati al mondo delle Spa e del Wellness,
coinvolgendo i professionisti che operano nei centri estetici e
nelle strutture Spa & wellness delle catene alberghiere grazie
alla collaborazione con la rivista di benessere italiana
“Wellness Design”. Sullo show floor verrà ricreato un circuito
emozionale a tema “green”, con attrezzature e allestimenti
messi a disposizione da aziende leader del settore e partner
dell’iniziativa.
Ritorna NailWorld, con la preziosa collaborazione della rivista
“Love Nails”: un ricco calendario di contenuti originali con
temi come l’igiene nel centro Nail, le lesioni e le
problematiche delle unghie, la ricostruzione , le lampade e la
polimerizzazione. Saranno presentate le ultime tendenze in tema
smalti, in particolare su quelli “vegan-friendly”, e sezioni
live di trucco con suggerimenti fashion sui colori e le
tendenze della nail art emerse dalle ultime collezioni make-up.
In linea con gli sviluppi del mercato estetico e cosmetico,
Esthetiworld 2015 propone un Focus Cosmesi Halal, con momenti
di approfondimento sui requisiti necessari per rendere il
proprio centro estetico/Spa usufruibile anche dalla clientela
musulmana, grazie a prodotti e tecniche “leciti” in linea con
le certificazioni “halal”. L’iniziativa si avvale della
partnership e della supervisione dell’ ente di certificazione
halal italiano WHAD – World Halal Development.
Torna ESTHETIRING, l’area dedicata ai trattamenti e alle
metodiche di massaggi più innovative. Le aziende espositrici
avranno inoltre l’opportunità di organizzare un proprio momento
formativo per presentare nuovi prodotti. Esthetiring conferma
anche nel 2015 il proprio ruolo di punto di incontro tra
aziende e professionisti del settore oltre ad essere una
importante occasione di aggiornamento e di networking.
Esthetiworld premia inoltre i prodotti più innovativi
presentati dagli espositori con Estheti-Award. Un’occasione per
offrire maggiore visibilità alle aziende che investono in
ricerca e sviluppo nel settore estetica e nail.
Esthetiworld 2015 dedica inoltre la giornata di lunedì agli
istituti professionali, con sessioni specifiche di formazione:
esthetiCAMPUS sarà un’imperdibile opportunità di crescita per
gli studenti, che saranno i protagonisti del mondo
dell’Estetica e del Nail del futuro.
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La
tv che verrà di
Giuseppe Bosso
Presentati a Milano i palinsesti Rai per la
stagione 2015-2016. Tra novità, conferme e
bocciature, si delinea la tv che verrà da settembre.
Suggestivo e significativo il ritorno di Rischiatutto,
lo storico quiz che consacrò la stella di Mike Bongiorno
negli anni ’70 e che sarà condotto da Fabio Fazio,
confermato a Che tempo che fa su Raitre.
Novità importanti anche a Quelli che il calcio,
dove plana, per rinverdire i fasti di Mai dire Gol,
il trio della Gialappa’s Band, che affiancherà (o
disturberà…) Nicola Savino, anche se il regista Paolo
Beldì assicura che verrà dato maggior spazio al calcio
giocato.
Non mancherà la grande musica, con gli special e le
serate dedicate ai big della musica nostrana: e in primavera
grande protagonista annunciata, con ben tre serate, sarà la
voce italiana per antonomasia, Laura Pausini.
Anche il settore fiction promette scintille:
Terence Hill per la decima volta indosserà la tonaca del
prete-detective più amato, Don Matteo così
come Veronica Pivetti interpreta la sesta stagione di
Provaci ancora prof; tornano anche i ragazzi
di Braccialetti Rossi, per la terza edizione
della serie che ha commosso e appassionato.
Per quanto riguarda, infine, i programmi del day time,
nessuno stravolgimento: confermata la coppia
Francesca Fialdini-Franco
di Mare a Uno Mattina, cui seguiranno
le Storie vere di
Eleonora Daniele e A conti fatti di
Elisa Isoardi, prima che si riapra La prova del
cuoco di
Antonella Clerici; Gerardo Greco sarà
ancora padrone di casa ad Agorà su Rai 3, per
poi lasciare spazio a
Elsa Di Gati che condurrà Mi manda Rai Tre
e a Michele Mirabella padrone di casa di Elisir
con
Viriginie Vassart.
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PINK NEWS Coppa
del mondo di calcio femminile.
Ancora una volta Italia non pervenuta
di Giuseppe Bosso
La settima edizione dei campionati mondiali di calcio
femminile giunge al termine. Mentre andiamo in
pubblicazione, in Canada, stanno per disputarsi le
semifinali, che vedono opposte le giapponesi campioni
uscenti all’Inghilterra da una parte e, dall’altra, vero e
proprio big match tra le due uniche nazionali che finora sono
riuscite ad aggiudicarsi il titolo per due volte, Stati
Uniti e Germania.
Ma, quale che sia l’esito della finale in programma a
Vancouver il 5 luglio, un dato è certo: ancora una volta
l’Italia è la grande assente per eccellenza.
Le azzurre, attualmente guidate dall’ex gloria juventina
e azzurra Antonio Cabrini, mancano all’appuntamento con
la fase finale della rassegna iridata addirittura dall’ormai
lontano 1999, edizione disputata negli Stati Uniti, dove
conclusero la loro avventura già al primo girone, rimediando
solo una simbolica e poco consolatoria vittoria contro il
Messico dopo aver perso nettamente contro il Brasile e
pareggiato con la Germania. Non era andata meglio nell’altra,
unica, partecipazione italiana alla competizione, risalente
alla prima edizione, che aveva visto la squadra allora
trascinata in campo da Carolina Morace, per anni
donna-simbolo per eccellenza del pallone in rosa del Belpaese
(che nel 1999 il vulcanico Luciano Gaucci, allora
presidente della Viterbese, rese prima donna allenatrice di
una squadra maschile) furono estromesse ai quarti dalla
Norvegia.
In prospettiva le cose non sembrano nemmeno destinate a
migliorare: attualmente il movimento calcistico femminile
italiano, nonostante qualche sporadico talento come
Melania Gabbiadini, sorella del più famoso Manolo e bomber
della nazionale di Cabrini, non riesce a stare al passo con
i signori maschi.
Sorvolando sullo sgradevole scivolone del presidente
della Lega dilettanti Felice Belloli, che è meglio non
rammentare, la scarsità di fondi e il poco appeal
mediatico sono certamente tra le principali cause che
ancora non permettono all’Italia pallonara in rosa di diventare
una potenza.
Tutt’altra atmosfera si respira negli Stati Uniti:
nonostante l’approdo nella Major League Soccer di tanti
big, perlopiù a fine carriera, ultimo dei quali il nostro
Andrea Pirlo, non sembra che il calcio maschile insidi le
storiche e consolidate discipline che appassionano gli sportivi
a stelle e strisce, dal baseball all’hockey; per contro il
calcio femminile è riuscito incredibilmente a prosperare e a
conquistare tesserate e spettatori, e i risultati delle
ragazze stelle e strisce ne sono lampante dimostrazione.
Da questo punto di vista non si può che concordare con la
disamina operata, nei giorni scorsi, sulle righe del
Corriere dello Sport, dall’ex sindaco di Roma Walter
Veltroni, per il quale “il calcio femminile va preso sul
serio”. |
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Ricordo
di Laura Antonelli di
Sara Ferramola
All'età di 73 anni si è spenta lo scorso 22 giugno, per
arresto cardiaco, Laura Antonelli, nella sua casa a
Ladispoli.
Nacque a Pola da una famiglia istriana, sul litorale
romano ha vissuto gli ultimi 24 anni di vita in clausura;
non intratteneva più rapporti con nessuno, eccetto
l'amico Lino Banfi, il quale la ricorda così in
un'intervista al Messaggero: «Andai a Ladispoli, fu un
momento drammatico: era ridotta malissimo fisicamente; abitava
in un posto che era una catapecchia; in cucina c’erano i pacchi
di pasta della Caritas, ascoltava la radio, non aveva la tv. Ci
abbracciammo, piangemmo insieme: lei era disperata e io le
promisi aiuto».
«Laura Antonelli - prosegue Banfi - era di una grande
bontà. Quando andai via quel giorno da Ladispoli le lasciai un
bel gruzzoletto di soldi; due minuti dopo vidi che ne dava
tanti ad una persona che girava per la casa. Le dissi ‘ma Laura
li ho dati a te perché ne hai bisogno'; e lei 'c’è chi ne ha
ancora più bisogno'. Ecco come era».
Diventata icona sexy del cinema anni Settanta e
Ottanta con il film Malizia di Salvatore
Samperi, che l'ha portata nell'immaginario collettivo di
quegli anni, Laura Antonelli si è poi dimostrata attrice
brillante lavorando per registi del calibro di Luigi
Comencini, (che nel 1974 la diresse in Mio Dio, come
sono caduta in basso!, titolo che crudelmente può dirsi
riassumere la sua parabola discendente) Luchino
Visconti ed Ettore Scola solo per citarne alcuni;
fino al 1991 quando, in seguito alla spiacevole vicenda
giudiziaria che l'ha vista coinvolta per traffico di
stupefacenti, decide di ritirarsi definitivamente dalle
scene e di non essere più la stessa, cadendo in
depressione e aggravando le sue condizioni di salute,
tanto che negli ultimi anni di vita era sottoposta a tutorato a
seguito dell'interdizione applicata su iniziativa del
comune di Ladispoli, che per il futuro pensa di intitolarle una
strada cittadina.
La sua vita si è spezzata forse dimenticata da molti,
tanto che ai funerali non si sono visti molti vip, nonostante,
come da prassi, nei giorni successivi alla sua morte le reti
televisive non hanno mancato di inondare i loro
palinsesti con la trasmissione dei suoi film più
conosciuti e apprezzati.
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