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Telegiornaliste anno XI N. 25 (456) del 6 luglio 2015 
	
 
 
	
		
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			TGISTE Luisa 
		Mariani. Concentrata sul lavoro, ma non rinuncio a una risata con i miei 
		colleghi di Giuseppe Bosso  
		 
		Dopo diverse esperienze al nord, 
		Luisa Mariani è tornata nella natia 
		Campania dove è entrata a far parte della redazione di
		Piuenne 
		(canale 17 del digitale terrestre) come conduttrice e inviata del tg.
		 
		 
		Come sei passata da
		Telelombardia a Piuenne?  
		«Tornare a casa è sempre stato un mio grande desiderio, ma non senza 
		prima aver fatto un'ottima "palestra" professionale; Telelombardia è una 
		realtà che a tratti rimpiango, ma non sempre si può scegliere; in ogni 
		caso l'idea di approdare in un contesto regionale, in Campania, 
		innovativo, dinamico e con grandi prospettive ha rappresentato lo 
		stimolo giusto per credere in un progetto che difficilmente associ al 
		sud Italia. Tutto questo è Piuenne: mi piace definirla un fiore nel 
		cemento, per citare un poeta dei giorni nostri; per dirla invece in 
		termini sentimentali è stato amore a prima vista: seguendo generalmente 
		il cuore, nelle scelte di vita, non ho avuto bisogno di pensare, bensì 
		solo di fare e fare sempre meglio».  
		 
		Hai riscontrato delle differenze tra le emittenti del nord e quelle 
		del sud?  
		«In tutta onestà solo in pausa pranzo; intendo dire che al sud si mangia 
		molto meglio. Quanto al resto, se hai la fortuna di lavorare con dei 
		professionisti le uniche differenze che puoi riscontrare sono quelle 
		caratteriali, e per fortuna che ci sono. Immagina che noia se fossimo 
		tutti uguali?!».  
		 
		Raccontaci la tua giornata tipo.  
		«Dipende dal turno di lavoro: tendenzialmente mi sveglio presto e ancora 
		dal letto do un'occhiata, dal telefonino, ai principali siti 
		d'informazione e mi "connetto" con il mondo; giunta in redazione, dopo 
		la riunione con il caporedattore e gli altri colleghi, mi metto a 
		lavoro: mi documento, leggo, scrivo, speekero i servizi e mi preparo per 
		la conduzione del Tg; sono molto concentrata in quello che faccio, ma 
		non perdo mai l'occasione di farmi una risata con i colleghi».  
		 
		La dimensione locale ti sta stretta?  
		«L'informazione è informazione, ovunque. Un omicidio è un omicidio: ciò 
		che conta è l'etica professionale, quindi il rispetto della verità dei 
		fatti, che a mio parere è sacra. Non condivido lo scoop ad ogni costo; 
		il telespettatore nel momento in cui sceglie di seguire il tuo 
		telegiornale ti sta dando fiducia, non puoi 'tradirlo'; è a questo che 
		penso. Piuenne è una realtà regionale che si occupa dei principali fatti 
		di cronaca della Campania, dunque gli input e gli stimoli non mancano 
		mai».  
		 
		Qual è stato da quando sei arrivata a Piuenne l’evento o l’esperienza 
		che ti ha maggiormente coinvolta?  
		«La diretta relativa alla visita di Papa Francesco a Napoli, lo scorso 
		21 marzo. Pur non lavorando come inviata l'ho vissuta con grande 
		trasporto. Ma ammetto che sono state tante finora, purtroppo, le notizie 
		che mi hanno scosso: dalla morte di Ciro Esposito a quella della piccola 
		Fortuna, una bimba di soli 6 anni scaraventata dal settimo piano di una 
		palazzina per mano di un orco assassino e pedofilo: sono cose rispetto 
		alle quali non puoi mai abituarti».  
		 
		Sei molto
		seguita da molti anni dai nostri utenti come potrai vedere sul 
		nostro forum: cosa ti ha suscitato questo interesse nei tuoi confronti?
		 
		«Se sono molto seguita, come tu dici, ne sono felice. Posso solo 
		augurarmi che continueranno a farlo».  
		 
		Hai qualche accorgimento che segui dal punto di vista del look?
		 
		«Cerco di essere sempre all'altezza della situazione non perdendo mai di 
		vista il mio gusto personale. Credo che l'immagine dica molto di noi per 
		cui non puoi essere mai trascurata».  
		 
		Cosa farai da grande?  
		«È un complimento? – ride, ndr - Comunque nulla di diverso da ciò che 
		faccio ora: amo il mio lavoro».  
		 
		Ti hanno mai messo il bavaglio?  
		«Mai: ho avuto la fortuna di relazionarmi sempre con editori aperti al 
		confronto. Con capiredattori democratici e grandi professionisti che mi 
		hanno sempre dato fiducia».  
		
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			NONSOLOMODA Della 
				 conduzione, delle dirette e di Glossy Style: 
				 il mio bilancio sullo speciale per Magic Tv di 
			Francesca Succi
				  
				 dal blog
				 
				 TheGlossyMag del 30 giugno 2015 
				  
				 Ultimo giorno di giugno, ultimo giro di corsa prima dell’inizio 
				 delle vacanze; almeno la corsa della conduzione, la mia, che a 
				 me (e a chi ha puntato su di me) sta dando molte soddisfazioni. 
				  
				 È finita l’avventura a Maranello in occasione della rassegna 
				 Maranello in Giugno e mi dispiace perché oltre ad aver lavorato 
				 mi sono 
				 divertita. E quando si lavora con passione e 
				 divertimento il risultato è sorprendente; proprio com’è stato. 
				 Ma andiamo per ordine perché con questo post volevo spiegarvi 
				 qualche punto che può essere interessante per tutti. 
				  
				 La conduzione in diretta (e senza scaletta) 
				  
				 Proprio come al 
				 Motorshow di Bologna, anzi qui siamo andati in 
				 onda proprio in diretta-diretta, ho replicato la conduzione sul 
				 momento e senza scaletta. Cioè ogni sabato e ogni domenica sono 
				 arrivata nel corner di Magic Tv senza sapere cosa poteva 
				 aspettarmi nelle due ore successive con la telecamera accesa, 
				 ma solo qualche minuto prima di lanciare l’ospite, giusto il 
				 tempo necessario per sapere qualche nozione di base. Non è 
				 facile, ma per come sono fatta è la chiave di conduzione più 
				 azzeccata – e ringrazio questa tv per avermelo concesso – 
				 perché riesce a tirare fuori la mia verve e il mio senso 
				 d’improvvisazione. Poi è chiaro, riesco a condurre anche con la 
				 scaletta sotto gli occhi, ma l’opzione suddetta risulta la mia 
				 situazione preferita. 
				  
				 Giornalismo e umorismo possono andare d’accordo? Nella mia 
				 conduzione sì! 
				  
				 Grazie alle diverse tipologie di ospiti avuti in questi giorni 
				 (Istituzioni, Cantanti, Comici e altro), e grazie alle 
				 incursioni di Antonello Soldi (proprietario di Magic Tv), ho 
				 potuto dimostrare che c’è un tempo per intrattenere facendo 
				 domande e scavando a fondo sull’argomento, ma c’è anche un 
				 tempo – in questo caso televisivo – per ironizzare al fine 
				 d’intrattenere il telespettatore, per quanto vario, in maniera 
				 leggera ed elegante. La televisione è pur sempre uno strumento 
				 per lo svago, non dimentichiamolo. 
				 Inoltre, un aspetto fondamentale che ho capito è che per una 
				 conduzione vincente deve esserci un ingrediente: il senso di 
				 coinvolgimento per l’ospite e il telespettatore; che non è 
				 slegato o opposto, ma viaggia sullo stesso binario. Il 
				 conduttore è solo un tramite, cioè colui che rappresenta il 
				 telespettatore in quel preciso momento. Per questo non bisogna 
				 porre barriere: in conduzione si deve dialogare con l’ospite 
				 così come farebbe il telespettatore medio perché quest’ultimo, 
				 anche se è a casa e non è lì, è come se lo fosse. E a mio 
				 avviso dev’essere proprio questa l’abilità del conduttore, cioè 
				 trasportare il telespettatore nel luogo in cui si trasmette. 
				 Ora grazie al web e all’interconnessione di più mezzi di 
				 comunicazione (il lancio dell’hashtag in diretta per i social o 
				 la telefonata su Skype, per dire) questa importante 
				 particolarità è ancora più realistica. Fondamentale. 
				  
				 Glossy Style e il mio essere anche autore di un programma 
				 televisivo 
				  
				 Sempre in questo contesto, come annunciato mesi fa e con 
				 qualche incidente di percorso, mi sono cimentata in una 
				 parentesi legata anche a questo blog, 
				 Glossy Style. Il 
				 contenitore che ho prodotto grazie a tutti i professionisti 
				 coinvolti (che ringrazio!) è stato customizzato per lo speciale 
				 in termini di tempo e contenuti. Sono soddisfatta del 
				 risultato, anche se in ogni progetto – per il mio senso di 
				 perfezionismo – c’è sempre il modo di migliorare. 
				 Comunque la soluzione proposta è stata ottima: ho voluto 
				 puntare tutto sul contenuto dando risalto alle professionalità 
				 di ogni persona intervenuta. E questo, il contenuto con il 
				 coinvolgimento del diretto interessato, è il connubio vincente 
				 per un prodotto web-televisivo sponsorizzato. In questo momento 
				 lo è! 
				  
				 Ora, quello che posso dire è che sono contenta di quello che ho 
				 fatto – perché avere rimpianti?! – e di quello che potrà 
				 nascere dopo quest’esperienza. 
				 Il contesto locale, che vivo già da parecchi anni aspettando di 
				 spiccare il volo nazionale (perché io credo arriverà presto), è 
				 una buona scuola; la gavetta necessaria prima di essere 
				 catapultata in qualcosa di diverso su grande scala. 
				  
				 In conclusione volevo cogliere l’occasione di ringraziare 
				 nuovamente tutti coloro che hanno creduto in me e ringrazio 
				 anche quelli che non hanno creduto in me. 
				  
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			TUTTO TV 
			 	Reunion per il cast di Una mamma per amica 
					di Lisa Pinto  
					 
					Si sono ritrovati dopo otto anni i protagonisti della 
					serie tv Una mamma per amica (titolo 
					originale in Usa Gilmore Girls). Lo scorso 
					6 giugno in occasione del Television Festival di 
					Austin che si è tenuto in Texas, il cast del fortunato
					teen drama si è ritrovato in un evento attesissimo da 
					tutti i fan.  
					 
					Presenti per l’occasione quasi tutti i componenti della 
					serie che hanno potuto anche scattare selfie con i 
					fan e soprattutto tra loro; l’evento ha riaperto le 
					speranze per i seguaci della famiglia Gilmore in una 
					nuova stagione che desse un finale degno alla 
					serie o quanto meno la possibilità di un film per il 
					cinema che potesse raccontare in maniera più dettagliata 
					i capitoli (decisivi) della vita delle protagoniste.  
					 
					L’annuncio è giunto all’autrice, Amy 
					Sherman-Palladino, che non prevede, per il momento, la 
					possibilità di un sequel;  
					la reunion però è stata molto apprezzata dai fan, che 
					hanno avuto la possibilità di essere presenti all’evento e 
					di poter vedere dal vivo i propri beniamini: sorrisi e 
					battute tra i protagonisti ma anche emozione e 
					commozione per l’apertura dell’evento in cui sono 
					state proiettate alcune immagini di uno dei protagonisti, il 
					noto attore Edward Hermann, scomparso lo scorso 
					dicembre.  
					 
					L’incontro tra gli attori e gli autori era molto atteso dai 
					fan di tutto il mondo che hanno scritto e condiviso 
					le proprie emozioni attraverso i social network; lo 
					stesso entusiasmo e spirito di condivisione è stato vissuto 
					dagli stessi protagonisti che hanno suggellato l’evento 
					a suo di selfie e post celebrativi.  
					 
					Una bella occasione per tutti gli amanti della serie che, 
					nell’attesa di una nuova stagione, possono hanno potuto 
					almeno sognare e rivedere gli attori a distanza di 8 anni 
					dall’ultimo ciak. I protagonisti intanto non hanno 
					nascosto la loro gioia nella possibilità di rivestire i 
					panni di Lorelay, Rory, Emily e Luke e di tutti i 
					personaggi che ruotano attorno alle Gilmore: adesso 
					non resta altro che aspettare e vedere cosa accadrà dopo 
					questo incontro.      
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			PINK NEWS La 
				 sexy-modella principessa di Svezia: 
				 favola e realtà ai giorni nostri 
				 di Giuseppe Bosso  
				  
				 C’era una volta… così iniziano di solito le 
				 favole.  
				  
				 C’era una volta nella fredda Svezia una studentessa 
				 di contabilità che, per potersi pagare gli studi, si trovò 
				 d’improvviso modella senza veli per una rivista e, di lì 
				 a poco, protagonista di un reality show. Una nuova 
				 vita iniziava per lei, portandola anche a New York 
				 come direttrice di un centro di yoga. Ma in una favola che si 
				 rispetti non può mancare l’amore, che nel suo caso si 
				 manifestò come da prassi nelle vesti di un bellissimo 
				 principe che, malgrado le diffidenze e le 
				 resistenze per un passato poco in sintonia con i rigidi 
				 dettami della monarchia scandinava, sposò e, 
				 finalmente, vissero tutti felici e contenti.  
				  
				 No, non è una favola: è la storia di Sofia Hellqvist, 
				 fresca sposa di sua altezza Carlo Filippo, unico figlio 
				 maschio di Re Carlo XVI Gustavo e, con la sorella 
				 Vittoria, aspirante erede al trono di Stoccolma.  
				  
				 Sia pure senza il clamore mediatico e la risonanza che 
				 quattro anni fa avevano accompagnato il Royal Wedding 
				 d’Inghilterra di William e Kate, il matrimonio è 
				 stato accolto con curiosità e interesse dai media di 
				 tutto il mondo.  
				  
				 Non è certo la prima volta che un rampollo (o una rampolla) di 
				 una monarchia europea convola a nozze con una persona non di 
				 sangue blu; il passato nel mondo del porno di Sofia, in 
				 questo caso, aveva suscitato indubbiamente qualche resistenza, 
				 felicemente superata.  
				  
				 Ma è ancora tempo per le favole? Si può ancora 
				 sognare, ai giorni nostri, per storie come quella di Sofia 
				 Hellqvist? Molte barriere, molti paletti sono venuti a
				 cadere nel corso dei secoli; le vicende, a tratti 
				 tragiche e dolorose di principesse come Grace Kelly 
				 e Diana Spencer, hanno appassionato i rotocalchi 
				 in maniera forse eccessiva, fino alle estreme conseguenze 
				 che, la notte del 31 agosto 1997, hanno portato alla morte di
				 Lady D.  
				  
				 L’importante è che Sofia e Carlo Filippo possano, nel 
				 rispetto degli obblighi e degli impegni che comportano le 
				 regole di corte, vivere con serenità i loro giorni, in 
				 attesa dei figli che verranno. In fondo, non è anche 
				 questo un modo per ‘vivere felici e contenti’?  | 
		 
		
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			DONNE    
				 Maria 
				 Rosaria Cenni. La musica, mia linfa vitale di 
			Giuseppe Bosso  
				  
				 Tra le più apprezzate voci napoletane, incontriamo la cantante 
				 Maria Rosaria Cenni, molto impegnata in questo periodo tra 
				 rassegne e progetti in itinere.  
				  
				 Che sensazione ti ha suscitato la partecipazione alla finale 
				 del Festival di Napoli 2015?  
				 «Partecipare al Festival di Napoli è stata per me una grande 
				 emozione: quando ho ricevuto la mail da parte di Massimo Abbate 
				 e Rino Giglio, sono saltata dalla gioia! Non capita tutti i 
				 giorni partecipare ad un grande festival come questo».  
				  
				 Come nasce una canzone per te? Da dove puoi trarre 
				 ispirazione?  
				 «Le mie canzoni nascono da svariate situazioni: capita che mi 
				 viene da scrivere la notte, quando non riesco a dormire, o 
				 magari in riva al mare piuttosto che in treno in auto… o dal 
				 mio stato d'animo. Insomma, se il cuore mi dice prendi la penna 
				 e scrivi, inizio e non mi fermo più!».  
				  
				 Cos’ha rappresentato per te il Premio città di Pomigliano 
				 che hai ricevuto due mesi fa?  
				 «Un onore ricevere un riconoscimento così ambito; ringrazio 
				 soprattutto la nota poetessa Tina Piccolo per avermi scelto tra 
				 tanti artisti illustri».  
				  
				 Cosa rappresenta per te la musica?  
				 «La musica per me è linfa vitale, non riuscirei a farne senza: 
				 mi dà la forza per affrontare tutte le mie giornate, 
				 soprattutto quelle grigie… lei fa parte di me, e come si dice a 
				 Napoli a tengo dint'o sangue!».  
				  
				 I tuoi prossimi impegni?  
				 «Mi sto preparando ad affrontare un’estate piena, tra serate 
				 ospitate piazze… e anche tanta beneficenza, che è la cosa che 
				 mi gratifica di più. Sto anche lavorando ad un nuovo progetto 
				 discografico… ma ne riparleremo più in là! Un abbraccio a 
				 tutti».         
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