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Telegiornaliste anno XI N. 41 (472) del 14 dicembre 2015 
	
 
 
	
		
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			TGISTE 
			Silvia 
		Mauro. Fatalista ma umanamente ricca 
		di Giuseppe Bosso 
		 
		Reggina, Silvia Mauro è uno dei volti 
		storici del Tg La7, 
		dove ha iniziato la sua carriera all'epoca in cui si chiamava 
		Telemontecarlo. Con lei ripercorriamo quel periodo e approdiamo ai 
		giorni nostri.  
		 
		Dopo tutti questi anni che bilancio puoi trarre della tua esperienza 
		a La 7?  
		«Il mio è un bilancio estremamente positivo; anche se i miei trent’anni 
		presso quella che prima si chiamava Telemontecarlo e ora La 7 sono stati 
		difficili: anni disseminati di corse ad ostacoli a causa delle non 
		sempre floride condizioni economiche, cambi repentini di proprietà, 
		sostituzioni di direttori… e forse proprio per questo il mio è un 
		bilancio positivo: avercela fatta malgrado tutto, aver solidarizzato con 
		la maggioranza dei colleghi, aver capito che il nostro è stato comunque 
		e sempre un “ prodotto” utile e decoroso, spesso d’avanguardia, è una 
		gran bella soddisfazione».  
		 
		In cosa pensi di essere cambiata rispetto ai tuoi esordi nel mondo 
		del giornalismo?  
		«Il giornalismo è cambiato, e mi ha cambiato: ho imparato a leggere tra 
		le righe dei giornali e degli avvenimenti, e a non prendere mai per 
		buona una verità, sia pur propalata dalle più alte cariche dello Stato; 
		ho capito che sotto l'allure di un personaggio famoso non sempre batte 
		un cuore onesto, ma anche che ci sono persone che non diverranno mai 
		personaggi, e rimarranno coerenti, belle e pulite; ho scoperto piccole 
		isole di bellezza in mezzo ai peggiori detriti sociali, e persone che 
		combattevano tutte insieme per allargarne i confini; sono diventata più 
		umile, più coraggiosa, più guardinga, forse più saggia… e certo molto 
		più umanamente ricca».  
		 
		C'è qualche treno che rimpiangi di non aver preso, che magari avrebbe 
		potuto portarti maggiori soddisfazioni?  
		«Sono fatalista, e ho la grande fortuna di non guardarmi mai indietro. 
		Credo anche di essere l’unica, tra quanti conosco, che ha chiesto di non 
		condurre più un telegiornale né alcun programma malgrado mi sia stato 
		proposto finora, e questo mi desse notorietà e visibilità; sono stata” 
		in video” per oltre 15 anni, ma sentivo il peso di dover essere sempre 
		attenta all'immagine, e soprattutto di non poter realizzare con 
		continuità servizi esterni, andare in trasferta per seguire storie ed 
		eventi sul nascere; è la mia concezione di giornalismo, e quindi no, 
		nessun rimpianto. Certo, se avessi voluto scrivere un libro o entrare in 
		politica avrei potuto giovarmi di quella popolarità, ma ormai è andata».
		 
		 
		Come coesiste Silvia Mauro telegiornalista con Silvia Mauro mamma?
		 
		«Essere giornalista ed essere madri sono due “professioni” che si 
		somigliano: non si smette mai di essere l’una e l’altra cosa. Sono 
		entrata nella redazione di Telemontecarlo quando mio figlio aveva 
		quattro mesi, ed eravamo davvero molto pochi a fare il tg. Per me, che 
		ne sono stata la prima conduttrice ma anche redattrice per le altre 
		edizioni, si trattava, una volta uscita dallo studio, di correre a 
		girare, poi a montare, e quindi rientrare a casa esausta. Ecco, ora che 
		ci penso forse un rimpianto ce l’ho: non aver saputo dire di no a questo 
		super-lavoro, non essermi “goduta” i primi anni di vita del mio bambino. 
		Che però ha collaborato: la notte dormiva, al nido si trovava bene, e 
		non si ammalava quasi mai. Intorno poi gli avevo predisposto una 
		fantastico cordone di sicurezza, composto da baby sitter full time, 
		amiche, altre mamme, e una super-nonna. Altrimenti non ce l’avrebbe 
		fatta nemmeno wonder–woman, e io un po’ mi ci sentivo…»  
		 
		Ci sono degli accorgimenti che segui per quanto riguarda il look sul 
		lavoro?  
		«Finché ho condotto il tg ho scelto giacche e tailleur delle migliori 
		griffes che non avrei mai utilizzato nella vita privata. I tacchi invece 
		sì, li ho sempre portati, e lo faccio tuttora; perché, pur adottando ora 
		un look più casual, bisogna sempre essere pronti: magari ti capita 
		un’intervista al Premier, o una conferenza stampa particolarmente 
		importante. Non sempre ho il tempo di truccarmi a casa, ma la trousse 
		dei cosmetici è comunque a portata di mano. E, grazie alle mie amiche 
		truccatrici, ho imparato l’arte del make-up perfetto e velocissimo, 
		pressoché istantaneo».  
		 
		Che idea ti sei fatta del nostro sito?  
		«È cosa buona e gusta. Ed è molto bello lo sguardo di
		Maria Grazia Capulli che avete messo 
		in apertura del sito: un modo dolce, pacato, forte, per ricordare questa 
		professionista dolce pacata e fortissima; era mia amica, e non mi aveva 
		mai parlato di quel male che all'improvviso ce l’ha portata via».  
		 
		Guardando nel futuro come ti vedi?  
		«Il futuro è ora. Mi vedo come adesso: appassionata nei confronti di una 
		professione meravigliosa, ma anche inquieta per come sta cambiando: so 
		però che le donne giornaliste, e anche telegiornaliste, sono sempre di 
		più; qualsiasi cosa succeda, saranno nella grande maggioranza dei casi 
		valore aggiunto per competenza, obiettività e profondità. Che poi altro 
		non sono che doti conquistate combattendo millenarie insicurezze, vecchi 
		pregiudizi e parecchi tranelli. Ed io continuerò - se non a fare la 
		giornalista - ad esserlo. Perché non si smette mai». | 
		 
		
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			NONSOLOMODA Handmade for Love, l’iniziativa benefica a supporto della giovane Onlus Human 
Traction di Francesca Succi  
				 dal blog 
				 TheGlossyMag del 9 dicembre 2015 
				  
				 
				 Handmade for Love – Supporting Human Traction – temporary 
				 market benefico dedicato al mondo crafter e non solo – torna su
				 
				 alittlemarket.it per presentare l’esclusivo calendario 
				 solidale realizzato dal nuovo magazine on line
				 The 
				 Friday Project; il periodico online quadrimestrale, a 
				 numeri monotematici, che esplora il mondo della creatività in 
				 tutte le sue forme raccontando la passione di chi ha saputo 
				 mettersi in gioco per dare vita alla propria idea. Infatti, per 
				 l’occasione, ha realizzato un esclusivo calendario 
				 da tavolo con la collaborazione di 12 bravissimi fotografi e 
				 creativi italiani (tra cui Claudia Castaldi, Gaia Segattini – 
				 Vendetta Uncinetta , Serena Scuderi – Cappello a bombetta, 
				 Silvia Curti – Ghirlanda di popcorn, Margherita Quaranta – The 
				 Other Side Per citarne alcuni), chiamati a dare una loro libera 
				 e personale interpretazione del concetto di “creatività”, 
				 attraverso la produzione di una singola foto. 
				  
				 L’iniziativa benefica, anche quest’anno, sostiene e promuove i 
				 progetti della giovane Onlus italiana
				 Human 
				 Traction, che aiuta i bambini, orfani o in difficoltà di un 
				 piccolo villaggio nella Kathmandu Valley, in Nepal. 
				  
				 Human Traction è una piccola Onlus italiana che aiuta e 
				 finanzia la casa famiglia di un istituto scolastico nella 
				 Kathmandu Valley, in Nepal. La struttura ospita bambini e 
				 ragazzi – per lo più orfani o provenienti da condizioni 
				 famigliari degradate. 
				 In pochi anni di attività, i volontari di Human Traction hanno 
				 contribuito a migliorare le condizioni di vita dei giovani 
				 ospiti dell’ostello costruendo il nuovo edificio dove vivono i 
				 bambini e un nuovo impianto elettrico alimentato da pannello 
				 fotovoltaico, per garantire luce alla scuola anche durante i 
				 quotidiani black-out che durante l’inverno raggiungono anche le 
				 18 ore, ed un pozzo. Ma gli obiettivi da raggiungere sono 
				 ancora molti. 
				  
				 In Nepal il 2015 è stato un anno particolarmente difficile: 
				 prima violenti terremoti ad Aprile e Maggio hanno messo in 
				 ginocchio mezzo Paese, da luglio, a causa della ratifica della 
				 nuova costituzione, sono aumentate le tensioni politiche che 
				 hanno portato a più di 40 morti negli scontri. Infine da metà 
				 Settembre l’India ha imposto il blocco delle frontiere 
				 impedendo l’accesso di carburante e bombole del gas per 
				 cucinare. Le piccole cose quotidiane diventano imprese 
				 difficili ma il team di Human Traction è sempre al lavoro per 
				 portare avanti i progetti e far fronte alle difficoltà 
				 quotidiane. 
				  
				 Così, anche quest’anno, per sostenere e promuovere le attività 
				 di questa piccola Onlus, grazie alla partecipazione del nuovo 
				 magazine on line The Friday Project, torna su alittlemarket.it 
				 l’iniziativa benefica di Handmade for Love – Supporting Human 
				 Traction, il temporary market dedicato al mondo dei crafter e 
				 non solo, con un esclusivo calendario solidale per vivere il 
				 2016 all’insegna della “creatività”! 
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			TUTTO TV 
			 	Celebrità 
					scomparse: 
					Melba Ruffo, una dominicana alla conquista d'Italia
					di Sara Ferramola  
					 
					Aveva 20 anni quando Melba Vicens Bello, originaria 
					di Santo Domingo, arrivò alla finalissima di Miss 
					Universo.  
					 
					Poi è sbarcata in Italia quando, dopo il 
					matrimonio col principe Fulco di Calabria, nipote 
					della regina Paola del Belgio, ha preso parte a 
					numerose trasmissioni televisive.  
					 
					La popolarità arriva quando, negli anni '90, 
					partecipa ad Harem e conduce, su 
					Telemontecarlo (antenata di La 7) il popolare 
					contenitore Tappeto Volante accanto a 
					Luciano Rispoli; nel 1997 è la conduttrice di Uno 
					Mattina, con
					Stefano 
					Ziantoni; Il Paese delle Meraviglie 
					con Pippo Franco; all'inizio del nuovo millennio 
					presenta, sempre per la Rai, numerosi speciali quali, 
					accanto a Bruno Vespa, la commemorazione del 
					Cinquantesimo Anniversario della Repubblica e serate di
					premiazione. Vanta anche un'esperienza da 
					doppiatrice, nel film di animazione La gabbianella e 
					il gatto, dove presta la voce alla gattina Bobulina; 
					non disdegna anche la recitazione, ma le sue poche 
					interpretazioni non lasciano tracce indelebili.  
					 
					Dopo aver transitato anche per le tv spagnole e aver
					divorziato dal marito principe, convola a seconde 
					nozze con un finanziere spagnolo, Manuel Garcia Duran, e 
					abbandona la tv italiana facendo perdere le tracce.  
					 
					Questo fino al 2010, quando riappare sul canale 
					satellitare Dove Tv, per una breve e poco fortunata 
					parentesi dopo la quale, cambiando decisamente vita, si 
					trasferisce a New York. | 
		 
		
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			PINK NEWS Rossella 
				 Brescia, madrina a sostegno delle donne 
				 di Daniela D’Angelo  
				  
				 «Da sportiva e pugliese sono felice e orgogliosa di 
				 promuovere un grande evento come la Maratona delle Cattedrali» 
				 queste le parole di 
				 Rossella Brescia, ballerina, conduttrice televisiva e 
				 radiofonica nonché madrina della seconda edizione de
				 
				 "La Maratona delle Cattedrali", organizzata da 
				 Puglia Marathon ASD; una competizione podistica 
				 aperta a tutti, che percorrerà il 20 dicembre gli edifici 
				 della cultura religiosa e artistica, appartenenti al ricco 
				 patrimonio storico della regione Puglia.  
				  
				 Tale evento ha un ulteriore obiettivo: sostenere le 
				 donne e i bambini vittime di violenza; difatti parte della 
				 quota d'iscrizione alla maratona verrà devoluta a favore di 
				 tre sportelli per assistenza psicologica e medica 
				 presso il pronto soccorso di Roma, Genova e Trieste.  
				  
				 «Per correre in una maratona servono tenacia, preparazione e 
				 passione ma anche tanto amore per lo sport: tutte 
				 caratteristiche che ho sempre ritrovato nella danza. Per questo 
				 sin da subito ho voluto il mio contributo a questa bellissima 
				 iniziativa», così ha commentato la madrina dell'evento 
				 durante la conferenza stampa nella sede nazionale del 
				 Coni a Roma.  
				  
				 La showgirl italiana non resta dunque indifferente alla 
				 tematica della violenza sulle donne, volendo apportare, 
				 attraverso la sua presenza, un contributo significativo: 
				 «sono ancora troppo pochi gli ospedali in Italia che 
				 praticano un sostegno immediato alle vittime di violenza, ogni 
				 città italiana dovrebbe avere un ospedale che possa garantire 
				 un sostegno medico di aiuto alle donne vittime di abuso e 
				 violenza fisica e psicologica. Per ciò ben vengano eventi che 
				 possano aiutare e sensibilizzare e la maratona è sicuramente 
				 uno tra i più importanti». | 
		 
		
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			DONNE    
				 Nicole 
				 Orlando, l'orgoglio dello sport italiano 
				 di Crilly  
				  
				 Ha dedicato il suo trionfo alla nonna; è 
				 l’onore e l’orgoglio dell’Italia; 
				 quell'Italia che sogna e fa sognare; quell'Italia
				 caparbia e grintosa che non si ferma davanti a 
				 nulla.  
				  
				 Nicole Orlando, 22enne di Biella, ha trionfato ai
				 mondiali di atletica leggera in Sudafrica, riservati ad
				 atleti con sindrome di Down: quattro medaglie d'oro 
				 conquistate, con il record del mondo, e un argento.
				  
				  
				 Il popolo italiano ha esultato, ammirandola sul podio, 
				 in lacrime, avvolta dal tricolore e con il suo 
				 pupazzo stretto in mano.  
				  
				 In quel momento, Nicole pensava alla sua amata nonna che 
				 l'avrebbe dovuta accompagnare in Sudafrica, ma che è 
				 scomparsa all’improvviso: la vittoria l’ha interamente 
				 dedicata a lei.  
				 Una carriera in ascesa quella della giovane biellese che 
				 inizia a praticare sport dall’età di tre anni.  
				  
				 «Appena nata – ha dichiarato la mamma di Nicole in una 
				 recente intervista - i medici ci avevano detto che la 
				 piccola era uno dei casi di bambini, nati con la sindrome di 
				 Down, più difficili e mai incontrati prima. Spero che oggi – ha 
				 continuato la madre - vedano quanti progressi ha fatto Nicole, 
				 diventando una campionessa mondiale».  
				  
				 E così è stato: coadiuvata dal Team
				 
				 Ability La Marmora di Biella, Nicole Orlando il 
				 primo giorno di gare a Bloemfontein ha infranto il 
				 record mondiale nel triathlon e conquistato il primo 
				 posto nella distanza dei 100 metri; in seguito sono 
				 arrivate tre medaglie d'oro e l'argento sulla distanza dei 
				 200 metri.  
				  
				 A complimentarsi con Nicole e i suoi compagni di 
				 squadra anche il Primo ministro, Matteo Renzi. 
				 «Avete fatto onore al nostro Paese e a tutti quelli che non 
				 si arrendono mai – ha dichiarato il premier - siete un 
				 esempio per tutti. La più brava di tutti è stata Nicole Orlando 
				 che ha vinto 4 medaglie d'oro, ma bravi sono stati tutti gli 
				 atleti che hanno partecipato perché hanno dimostrato che 
				 l'Italia è all'avanguardia in questo campo».     
				  
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