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Archivio Telegiornaliste anno XVI N. 5 (622) del 12 febbraio 2020
 
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TGISTE Sabrina Bertolani, tra sport e blog di Giuseppe Bosso

Incontriamo Sabrina Bertolani, opinionista di Palle e Palloni in onda su Telereggio.

Come ha vissuto Reggio Emilia la scomparsa di Kobe Bryant, legatissimo alla città?
«Incredulità, tristezza e sconforto sono stati i sentimenti degli ultimi giorni in città. Bryant conosceva molto bene Reggio Emilia, dove aveva vissuto per alcuni anni, tanto che parlava anche il nostro dialetto. Nel 2016 ha voluto fortemente fare tappa qui, durante il tour di uno sponsor, per salutare gli amici».

Come nasce e come si è sviluppato Sabadvance, il suo blog?
«Nasce a novembre 2018, prima su Facebook, in seguito su Instagram. Avevo voglia di qualcosa di nuovo, che mi facesse impegnare piacevolmente, creato da me. Nelle mie pagine si parla di curiosità, consigli, sport, moda, tempo libero e soprattutto cucina. Ho dato la possibilità ad amici della pagina di pubblicare loro creazioni in cucina, con ricette, foto e il loro nome. Questo sembra piacere molto sia a chi pubblica, sia a chi legge».

Il Sassuolo calcio, che lei segue, è un piccolo miracolo per la sua resistenza da anni. Quali crede siano i segreti del successo neroverde?
«Il Sassuolo calcio nasce in piccola realtà di circa 40000 abitanti. Grazie alla famiglia Squinzi riesce a fare il grande salto nel 2013, quando la squadra disputa il primo campionato di serie A. Molti, pensavano fosse una meteora; negli anni, invece si è dimostrata una buona squadra riuscendo a salvarsi tutti gli anni e raggiungendo anche l’Uefa; è un’ottima società, ben gestita e ben amministrata e non dimentichiamo che ha uno stadio di proprietà (quello di Reggio Emilia dove gioca le partite casalinghe) omologato Uefa».

La scomparsa del presidente Squinzi a distanza di mesi come è stata vissuta dalla società e dal territorio?
«La scomparsa del patron prima e della moglie, molto attiva e presente nella società calcistica, poi, sono stati un brutto colpo per tutto l’ambiente. I figli hanno garantito che il loro impegno continuerà e questo, al momento, ha tranquillizzato gli sportivi».

Ormai donna e giornalista sportiva è un binomio consolidato. Per lei è stato difficoltoso inserirsi in un ambiente comunque ancora tendenzialmente maschile?
«Abbastanza. Purtroppo c’è ancora chi pensa che le giornaliste non possano parlare di calcio e sport in generale, e siano meno esperte dei loro colleghi uomini. Fortunatamente stiamo assistendo a un’inversione di tendenza, grazie a colleghe molto preparate che stanno ottenendo grandi successi».

Da addetta ai lavori quale crede sia la ricetta per superare tristi fenomeni come il razzismo negli stadi e manifestazioni di odio a mezzo social come quelle di cui è stato vittima Mihajlovic?
«Purtroppo stiamo assistendo a un’esplosione di odio e aggressività che si manifesta anche negli stadi o sui social; è grave e bisogna prendere provvedimenti immediati per evitare che questo diventi, con il tempo, ingestibile e possa portare a episodi violenti. Per quanto riguarda lo stadio dovrebbero essere le forze dell’ordine e le società a cercare i rimedi giusti. Sui social ci vorrebbe maggior controllo da chi gestisce i network».

Si può conciliare vita professionale e privata?
«A volte è difficile. Ci vuole molta forza di volontà, tenacia, pazienza e soprattutto, organizzazione».

Sogno nel cassetto?
«Presentare qualche evento importante e poter arrivare a qualche trasmissione sportiva nazionale. Chiedo troppo?».
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TUTTO TV Vite in fuga con Anna Valle di Silvestra Sorbera

Al via domenica 23 febbraio la nuova serie Rai dal titolo Vite in fuga.

Dopo la miniserie Come una madre con Vanessa Incontrada e Giuseppe Zeno, Rai 1 propone un nuovo prodotto targato Luca Ribuoni, che terrà il pubblico incollato allo schermo.

Vite in fuga, con protagonisti Anna Valle, Claudio Gioè e Pierpaolo Spollon, è la storia di una famiglia che dopo uno scandalo lavorativo è costretta e fuggire, cambiare nome e identità. Le vite dei protagonisti sono messe a dura prova mentre cercano il loro riscatto.

Nel cast spiccano di certo il nome e il volto di Anna Valle, protagonista di molte serie di successo come Questo nostro amore con Neri Marcorè, Dario Aita e Aurora Ruffino; prima di essere una grande attrice, ha conosciuto il successo grazie a Miss Italia che l'ha vista sul podio nel 1995.

Prima di partecipare alla manifestazione di bellezza la Valle lavorava nel negozio di biancheria intima gestito dalla madre a Lentini, in Sicilia, dove ha studiato e dove ha .
mosso i primi passi come attrice al teatro greco per poi passare al piccolo e grande schermo.

Tra i suoi successi spiccano senz'altro la troviamo Commesse e poi la principessa triste Soraya nell'omonima fiction. Di recente è stata protagonista di Sorelle e La compagnia del cigno, serie del 2019 dove ha recitato al fianco di Alessio Boni.
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DONNE Alfina Scorza, passione in musica di Giuseppe Bosso

Talentuosa cantautrice salernitana, vincitrice di numerosi premi e molto apprezzata anche all’estero, abbiamo il piacere di incontrare Alfina Scorza.

Tu e la musica: com’è nato questo amore?
«Fin da piccola ho coltivato questa passione, anche se in verità all’inizio l’avevo sottovalutata, dedicandomi principalmente alla danza, che poi, per ragioni “fisiche”, quando sono arrivata a un metro e ottanta di altezza, ho dovuto accantonare – ride, ndr – per ritornare a quel primo amore che ho iniziato a studiare con impegno e sacrificio, dal pianoforte classico al canto».

Nel corso degli anni hai conseguito premi e riconoscimenti vari: quale ti ha maggiormente gratificato?
«Ognuno di loro mi ha dato una soddisfazione diversa, ma devo dire che io non ho mai affrontato questi momenti come una competizione, piuttosto sono sempre delle occasioni di confronto con altre persone, altre esperienze, altri generi che ti possono variamente arricchire; ma una menzione ci terrei a farla, e cioè il riconoscimento per la miglior composizione che vinsi nel 2014 al Premio Bianca D’Aponte, intitolato a questa ragazza, purtroppo scomparsa prematuramente: suo padre Gaetano è una splendida persona, e porta avanti il ricordo della figlia con questa manifestazione».

Nel 2015 hai rappresentato, simbolicamente, come ambasciatrice della musica partenopea in Giappone: cosa ti ha dato quell’esperienza e cosa ricordi?
«Scoprire un altro continente è sempre un’esperienza affascinante, tanto più quando riesce a stupirti come hanno fatto i giapponesi, nei quali ho scoperto con piacevole sorpresa un grande amore per la nostra musica, e l’ho potuto constatare fin dalla mia prima esibizione, in un club, in cui le persone presenti hanno interrotto la cena per ascoltarmi; mai mi sarei aspettata di trovare persone che conoscevano un grande classico della musica napoletana come Munasterio 'e Santa Chiara! Oltre a brani miei ho cantato canzoni di Modugno e altri artisti italiani che i giapponesi hanno dimostrato di amare e conoscere».

Come si invogliano oggi i giovani alla musica, anche dal tuo punto di vista di insegnante?
«Passione anzitutto. Incontro spesso ragazzi che hanno delle potenzialità ma che sono poco educati all’ascolto, ed è in questi casi che divento severa, anche dura, ma lo faccio proprio quando mi accorgo che il talento c’è e che va valorizzato».

Ti sta stretta la provincia salernitana o è qui che hai trovato il cosiddetto “posto al sole”?
«Salerno è la mia terra d’origine, e a lei sarò sempre legata, come al Cilento, luogo d’origine di mio padre, e a Cava dei Tirreni, dove mi capita spesso di esibirmi. Ma onestamente di grandi occasioni ce ne sono pochine, per cui cerco sempre di allargare i miei orizzonti a nuove sfide, lontano da qui. Più capitano, meglio è».

Si può vivere di musica oggi?
«Non è facile, per quanto banale possa sembrare dirlo, in questi tempi durissimi in cui arrivare a fine mese non è facile per noi liberi professionisti, che non abbiamo contributi, ferie, tredicesime, ecc... l’insegnamento è una cosa che riesco ad abbinare alla musica, e di questo sono grata al mio arrangiatore e chitarrista, Pasquale Curcio, con cui lavoro da ormai otto anni».

I tuoi prossimi impegni?
«Ultimamente mi sono esibita al Teatro Augusteo e alla Mediateca di Cava dei Tirreni, insieme a Pasquale di cui ti ho detto e Ivan Cantarella alle percussioni. Ci sono altre date in programmazione, ma al momento rigorosamente work in progress».
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