
Telegiornaliste 
									anno IV N. 41 (166) del 17 novembre 2008
                               Sonia Grey, da showgirl a 
								conduttrice di 
                               Giuseppe Bosso
                               
                               Incontriamo questa settimana con grande piacere 
								un volto noto per il pubblico di Raiuno,
                               
                               Sonia Grey. Dal 2005 conduttrice del 
								programma Sabato & Domenica nel fine 
								settimana, è approdata in Rai nel 2002.
                               
                               I suoi esordi nel mondo dello spettacolo come 
								showgirl risalgono agli anni 90 sulle reti 
                               Mediaset in programmi come Striscia la 
								Notizia, Il Gioco dei Nove e Il Tg 
								delle Vacanze. Come attrice ha partecipato, 
								tra le altre cose, alla sit-com Nonno Felice 
                               e alla serie Il bello delle donne. 
                               
                               Il tuo passato da showgirl ti ha dato problemi 
								di credibilità nel momento in cui ti sei 
								proposta come conduttrice di programmi di 
								informazione?
                               
                               «Assolutamente no. Nella mia vita ho spesso 
								cambiato, ho percorso nuove strade e talvolta, 
								certo, c'è un dazio da pagare. Oltre che 
								showgirl sono stata anche attrice: nel momento 
								in cui mi sono cimentata in questo nuovo 
								percorso di conduttrice ho dovuto ricominciare 
								da zero, partendo da quei piccoli spazi in 
								programmi come
                               Uno Mattina e Mezzogiorno in Famiglia, 
								passo dopo passo fino alle conduzioni importanti 
								degli ultimi anni. Quello che serve, comunque, è 
								metterci sempre impegno e passione». 
                               
                               Che bilancio puoi trarre della tua 
								collaborazione con
                               Franco Di 
								Mare che va avanti da ormai cinque anni?
                               
                               «Ormai saranno otto le edizioni di programmi che 
								ho condotto con Franco, da Uno Mattina Estate 
                               del 2003 fino a oggi con Sabato & Domenica. 
								Tra di noi si è creato un bel rapporto 
								improntato sul rispetto, sulla cordialità e 
								sulla simpatia. Ma per me è stato così anche con 
								altri colleghi, da Corrado Tedeschi con 
								cui ho condotto la prima edizione di Sabato & 
								Domenica a 
                               Massimo Giletti, con cui ho presentato alcuni 
								eventi per la [Rai». 
                               
                               Un programma come il tuo rappresenta la vera 
								"tv di servizio"? 
                               «Sì. Va considerato che noi ci troviamo 
								praticamente a fare la trasmissione sul momento, 
								visto che riceviamo i copioni il venerdì sera, 
								il sabato mattina ci alziamo intorno alle 4,30 e 
								siamo in studio per la diretta alle 6,30. A 
								parte questo, cerchiamo appunto di essere vicini 
								al pubblico, di dare quell'informazione che la 
								gente vuole a 360 gradi e io, oltre agli spazi 
								dedicati alla medicina, seguo la cronaca a tempo 
								pieno».
                               
                               
                               Medicina, appunto: in questo ambito ti trovi 
								spesso di fronte a storie dolorose di persone 
								che raccontano le loro esperienze di vita. Dopo 
								tanti anni pensi di aver capito qual è il modo 
								migliore per porsi rispetto a loro? 
                               «Non è facile rimanere distaccati di fronte a 
								queste persone che hanno alle spalle lutti e 
								prove durissime. All'inizio non nascondo che non 
								era facile per me non farmi coinvolgere troppo. 
								Poi, ovviamente, ho dovuto imparare a mettere 
								dei "paletti". Le persone che ospito cercano in 
								me il punto di appoggio per gestire l’emozione 
								per il confronto televisivo, vogliono 
								comprensione, conforto, speranza, calore umano. 
								Anche attraverso la posta che ricevo dal mio 
								sito arrivano molte richieste di aiuto. La mia 
								mail di risposta automatica spiega che leggo 
								personalmente tutta la posta, ma non posso 
								rispondere a tutti. Mi sono capitate anche mail 
								di persone che non avevano molto tempo da vivere 
								e a loro cerco di regalare energia». 
                               
                               In questi anni hai cambiato molto spesso look: 
								dal biondo al rosso, dai capelli lunghi al 
								caschetto. C'entra per caso la tua personalità 
								in questo? 
                               «In effetti è così. Anzitutto, nella mia vita, ho 
								giocato sempre in attacco. Tornando a quanto 
								dicevamo prima sul mio passato da showgirl, ho 
								seguito vari percorsi che hanno rappresentato 
								ciascuno un capitolo diverso che poteva magari 
								essere accompagnato da un particolare colore dei 
								capelli. Mi ritengo una donna dinamica a cui non 
								piace annoiarsi, amo le sfide e quindi, perché 
								non cimentare un nuovo look quando ti trovi ad 
								affrontare una nuova esperienza professionale o 
								un periodo di vita particolare? Direi che sono 
								questi i motivi per cui ho cambiato spesso 
								colore dei capelli e modo di vestirmi. Ora mi 
								trovo bene con questa pettinatura mossa, anche 
								se qualche fan si è lamentato del mio look, 
								sempre via mail, dicendomi che sembro troppo 
								castigata». 
                               
                               Dinamica e impegnata nel sociale a tempo 
								pieno, come dimostra il calendario benefico che 
								hai realizzato l'anno scorso. 
                               «Al di là di quello che faccio nella vita 
								privata, e di cui preferisco ovviamente non 
								parlare, mi piace seguire eventi come 
								Telethon 
                               e associazioni come AGD (Associazione per 
								l'aiuto ai Giovani con Diabete, ndr), che ha 
								realizzato quel calendario. Amo avere una vita 
								piena ed impegnata e infatti ora, oltre alla 
								conduzione, sto per conseguire un master in 
								Programmazione Neuro-Linguistica, una cosa a cui 
								tengo moltissimo per il mio lavoro in tv e anche 
								per la mia vita di tutti i giorni, per 
								relazionarmi con mio figlio e con gli altri». 
                               
                               Hai mai ricevuto condizionamenti in questi 
								anni? 
                               «Certo. Sul lavoro, innegabilmente, ci sono 
								regole scritte e non a cui devi sottostare, per 
								cui è capitato talvolta che non abbia potuto 
								dire quel che volevo. Ma non ho mai detto e mai 
								dirò qualcosa che non penso».