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Intervista a Carolina Pierro e Sonia de Cicco   Tutte le interviste tutte le interviste
Carolina Pierro Sonia de CiccoTelegiornaliste anno XVI N. 18 (635) del 27 maggio 2020

Imprenditrici in ripresa dopo il lockdown
di Giuseppe Bosso

L’Italia bloccata per due mesi dal covid 19, l’Italia che sta cercando di ripartire, alle prese con una crisi economica che ha colpito il nostro Paese in maniera durissima, specialmente in settori strategici come il turismo, alla vigilia dell’estate. Con quali prospettive e con quali speranze? Ne parliamo con Carolina Pierro e Sonia de Cicco, esercenti napoletane del settore extraalberghiero.

Raccontateci come avete vissuto l’emergenza Covid fin dall’inizio.
«Ringraziamo la vostra testata per l’opportunità che ci state dando di raccontare la nostra situazione. Stiamo combattendo da mesi, è proprio il caso di dirlo, è stato un pugnale al cuore; per una piccola realtà come la nostra, sia pure in una splendida città come Napoli, il lockdown è stato un colpo durissimo, al quale stiamo cercando di reagire con la necessità di dover riaprire velocemente; se non riparte la macchina del turismo, non solo noi ma tanti operatori del settore andranno incontro a morte. La collaborazione tra tutti è fondamentale».


Qual è stata la reazione della vostra clientela?
«Ci hanno subito contattati per sapere in che modo avremmo gestito le prenotazioni sia di breve che di lungo termine. Abbiamo rassicurato tutti che avremmo saputo fronteggiare l’emergenza, con voucher e agevolazioni che permetteranno ai nostri clienti di poter usufruire della nostra ospitalità anche in periodi diversi da quelli per cui avevano prenotato alla medesima tariffa, nel momento in cui sarà possibile venire a Napoli anche da altre regioni. Il cliente e il passaparola che può fare ad altre persone è da sempre la nostra migliore pubblicità».

Con quali prospettive pensate di affrontare l’estate?
«Come le dicevamo, la necessità di ripartire in tempi rapidi anche in considerazione dell’estate in arrivo impone più che mai la collaborazione anche con altri operatori ed esercenti. Su questo versante abbiamo in mente vari progetti per poter rispettare le misure igieniche che si sono rese necessarie, dalla sanificazione delle strutture alla predisposizione di screening e di mascherine per i clienti; sarà essenziale limitare il contatto nelle aree comuni della nostra struttura e anche per questo abbiamo quindi ideato di predisporre, per esempio, un servizio di chip che permetterà ai nostri ospiti di poter scegliere la colazione nelle loro stanze. Ma turismo è anche, ovviamente, attività culturali e possibilità di spostarsi in città per visitare musei e altre strutture, e anche per questo abbiamo in progetto un servizio di noleggio di mezzi di trasporto alternativo e lo sharing di monopattini e bike, necessari per limitare l’affollamento sui mezzi pubblici».

Da parte delle istituzioni che sostegno avete avuto?
«Purtroppo è da marzo che per questa pandemia mondiale tutto è fermo. Inermi corrispondiamo e non si sa’ ancora per quanto altro tempo ancora, un fitto, delle spese di condominio e spese di utenze senza introiti. È stato, come ben sappiamo un vero danno per tutta l’economia ma soprattutto per chi viveva di turismo ed un vero è proprio programma di sostegno al nostro settore non c’è stato. Sappiamo che l’associazione b&b ABBAC Campania ha chiesto per iscritto alla Campania di estendere alle strutture ricettive professionali e non professionali gli accordi territoriali che prevedono detassazioni e canoni di fitto concordati ma senza esito positivo. Al momento gli spostamenti tra regioni sono ancora congelati ci auguriamo che tutto questo possa finire quanto prima per poter ritornare ad accogliere i nostri clienti all’interno della nostra struttura sicuramente con misure di sicurezza, come già detto metteremo a disposizione dei kit anti Covid 19, compreso di mascherina guanti e gel igienizzante, la struttura è già stata sanificata con protocollo ed attestato di sanificazione affisso. Per il momento non ancora, né da parte della Regione né da parte del Comune, ma per il momento la priorità sul versante ‘pubblico’, per così dire, riguardava la sanificazione in tempi rapidi, e su questo possiamo dire di avere avuto rapido riscontro. In ogni caso, Il più grande incentivo che la regione o il comune potrà riconoscere al settore turistico sarà quello di implementare una strategia concreta che dia risposte e sicurezza ai potenziali visitatori».

Il turismo potrà essere protagonista della rinascita?
«Il turismo è Napoli, la possibilità di godere delle bellezze della città. Incentivare la sua ripresa è ridare speranza, anche alle altre regioni e alle altre città che hanno vissuto questa emergenza. Siamo desiderosi di poter riprendere la gestione della nostra attività il prima possibile quando tutti gli spostamenti saranno autorizzati. Con molta prudenza e gradualmente si ritornerà a viaggiare, si ritornerà a visitare la nostra bella Napoli per assaporare un buon caffè, una buona pizza o una buona sfogliatella e per poter ritornare a visitare i nostri monumenti storici e culturali».

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