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Intervista a Davide Vicedomini   Tutte le interviste tutte le interviste
Telegiornaliste anno VI N. 1 (218) del 11 gennaio 2010

Davide Vicedomini: libertà, dinamicità ed indipendenza nel giornalismo
di Giuseppe Bosso

Davide VicedominiGiornalista pubblicista dal 2002, Davide Vicedomini è caporedattore dell’emittente friulana Free. Muove i primi passi nel mondo del giornalismo scrivendo per Il Gazzettino, poi passa al periodico Udine Economia, dove tuttora è collaboratore.

Davide, come nasce Free?
«Nel maggio 2007, da una costola di Antenna Tre Nord Est, inizialmente per il telegiornale della fascia delle 19-19.30. Poi l’editore Thomas Panto, che aveva raccolto le redini dell’emittente alla scomparsa del padre Giorgio, decise di allargare le frequenze e coprire anche il territorio friulano con un canale distaccato dal Veneto. Ben presto, possiamo dirlo, siamo riusciti a ottenere buoni ascolti con l’impegno e la passione della gente che ha creduto in questo progetto mettendo a disposizione le proprie capacità e le proprie idee. Il Friuli è un territorio che può dare molto in materia di informazione».

Quali sono le difficoltà di un’emittente giovane nell’era del digitale terrestre?
«È dal 2007 che abbiamo lavorato per affrontare questo passaggio, non ci siamo fatti trovare impreparati. Abbiamo ad esempio la possibilità di lavorare con mezzi avanzati, a cominciare dalle telecamere che possiamo utilizzare senza la necessità di un operatore che vi stia dietro, grazie ad un’apparecchiatura joystick che ci permette di manovrarle. Si tratta di piccole eccellenze friulane che sono il nostro vanto».

La linea editoriale che cerchi di seguire?
«Sono tre i capisaldi che mi sono prefisso di rispettare: libertà, dinamicità ed indipendenza. Dobbiamo dare voce non solo e non tanto alla politica, ma anche e soprattutto alla signora Maria che chiede di essere informata su tutto quello che succede intorno a lei. E sono lieto di aver trasmesso queste impostazioni ai ragazzi che lavorano con me, tutti ragazzi di 20-30 anni che credono in questa linea, intorno al nostro ‘papà’, il direttore di rete Lorenzo Petiziol e al direttore di testata, Domenico Basso. Eravamo partiti in 15 in redazione, alcuni ci hanno poi lasciati ma ben presto abbiamo potuto contare anche su nuovi elementi, come Marika Micalizzi e Marina Presello».

Il digitale allunga o diminuisce la distanza con lo spettatore?
«Non mi pongo questo tipo di problema. Sono comunque consapevole che i telespettatori più giovani sono decisamente più avvantaggiati e interessati alle nuove potenzialità, mentre non si può certo pretendere dalle persone più anziane di comprendere da subito l’esatta portata dello switch on».

Le tue aspettative per il domani?
«Fare di Free il primo canale friulano; a quel punto potrò dirmi davvero soddisfatto e sarei contento di ritirarmi in pensione, lasciando tutto nelle mani di Gianpiero Bellucci, ma portandomi dietro Simonetta D’Este! (ride, ndr)».

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