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Nunzia SchiavoneTelegiornaliste anno VII N. 37 (297) del 14 novembre 2011

Nunzia Schiavone: viva il sorriso! di Giuseppe Bosso

Attrice e conduttrice che non ha disdegnato incursioni nel mondo del giornalismo: incontro a Salerno Nunzia Schiavone, volto noto e apprezzato delle tv campane, figlia d’arte dell’attore Mimmo e cugina della più nota attrice cinematografica Annabella Schiavone.
Una chiacchierata molto cordiale all’insegna del brio e della simpatia di una donna che ama sorridere.

Nunzia, ricordi la tua prima volta davanti a una telecamera?
«Molto giovane debuttai come annunciatrice nel primo canale privato salernitano, Telelaser; in seguito lavorai a Telecolore come valletta del grande Silvio Noto, ma già a sei anni con mio padre calcavo le scene, a nove recitai per la prima volta al Teatro Verdi con Vittorio Sanipoli, da allora non ho mai lasciato il mondo dello spettacolo».

Tanti i personaggi con cui hai lavorato, chi ti è rimasto impresso?
«Antonello Venditti che gioca a briscola prima di salire sul palco. Il concerto di un’altra grande artista che adoro, Gianna Nannini, i cinquantamila spettatori resero quel momento indimenticabile, ma anche pieno di estrema tensione».

Quale “contesto” ti è più consono?
«La conduzione. Sia quella in diretta da un comodo salotto televisivo, sia quella da palcoscenico.
Ricordo una delle ultime, con vero piacere e un po’ di rammarico, perché finita troppo presto: il programma A livello di domenica, diretta domenicale di Canale 21. Il film Malefemmene con Giovanna Mezzogiorno. Oggi si può dire che il mio lavoro consiste soprattutto nel presentare».

La tua più grande gratificazione?
«L’applauso finale del pubblico, una cosa di cui non potrei mai fare a meno».

Hai mai ricevuto proposte indecenti?
«Non mi sono mai messa nelle condizioni né di cercarle né di incoraggiarle: l'importante è riuscire a mettere certi paletti. Non credo però che oggi ci siano ragazze o ragazzi sprovveduti, anzi, a volte anche quelle sono “tattiche” di vita! A ognuno il suo modo!»

Il sorriso: ti vediamo sempre cordiale e alla mano, mai cattivella
«A volte mi sono trovata alle prese con delle forzature, nel presentare magari artisti non molto dotati, e lì ho dovuto fingere. Mai cattivella: io sono pagata per elogiare, esaltare, e cerco di farlo con garbo e professionalità. Anche nella vita non credo che si debba essere antipatici e arroganti per essere credibili!».

I tuoi prossimi impegni?
«Sto valutando alcune proposte, sempre in ambito di tv locali salernitane».

Hai mai pensato di lasciare Salerno?
«Per brevi periodi legati al lavoro sì, ma per vivere altrove no, qui ci sono i miei affetti, la mia famiglia, i miei amici, qui esiste una dimensione “umana” in cui si concilia bene la realtà della città con quella del piccolo paese che io adoro... e poi c’è il mare!».

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