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Intervista a Francesco Pezzella tutte le interviste
Telegiornaliste anno II N. 29 (61) del 24 luglio 2006

Francesco Pezzella: «Via chi ha preso in giro i telespettatori» di Mario Basile

Francesco Pezzella «E’ un problema di etica e deontologia professionale che dovranno risolvere gli editori e i direttori di testata.
Chi ha preso in giro i telespettatori modificando la realtà dei fatti per ingraziarsi i potenti del calcio, deve essere invitato a cambiare mestiere».

E’ questo il commento di Francesco Pezzella, volto noto dell’emittente campana Telecaprisport sul coinvolgimento dei giornalisti nello scandalo di “calciopoli”.
Uno scandalo che non lo ha sorpreso e che ha portato, al momento in cui scriviamo, alla retrocessione in serie B di Juventus, Lazio e Fiorentina, con relative penalizzazioni.
«In questo triste momento per il calcio italiano – prosegue Francesco - sono tra quelli che possono parlare. Da anni dicevo che questi personaggi stavano portando il calcio alla rovina. Ho sempre criticato fortemente le iniziative della Gea e di Luciano Moggi, la sudditanza psicologica degli arbitri e lo strapotere del duopolio Milan-Juventus. Chi mi segue da tempo lo sa. I telespettatori di Telecaprisport ricorderanno le mie violente critiche alla Gea in occasione dell’organizzazione della partita di addio al calcio di Ciro Ferrara».

La nomina di Guido Rossi a capo della FIGC può restituire credibilità all’ambiente. Anche se, nonostante la vittoria del mondiale, dopo la sentenza di primo grado del maxiprocesso per calciopoli, qualcuno non è rimasto contento del suo operato.
«Ho fiducia nel commissario Rossi, anche se non mi è sembrato del tutto lineare il comportamento nei confronti di Lippi e dei calciatori della Nazionale coinvolti, anche se solo marginalmente, nelle attuali inchieste. Probabilmente mi sbaglio (abbiamo incontrato Francesco prima della fine dei mondiali, ndr), ma avrei mandato in Germania una Nazionale al di sopra di qualunque sospetto, anche a costo di indebolire la squadra. In fondo De Santis pur essendo per il momento solo un sospettato è stato fatto fuori dal mondiale. Perché i calciatori e il ct sono stati trattati in maniera diversa?».

L’amarezza di Francesco Pezzella è quella di un giornalista che da anni si occupa di sport con passione e dedizione. Da oltre dieci anni lavora a Telecaprisport, il primo canale locale interamente riservato allo sport.
«L’idea di creare una rete televisiva tutta dedicata allo sport è stata del direttore Costantino Federico perché individuò un vuoto nel settore dell’emittenza locale. Siamo stati i primi e siamo tuttora gli unici ad offrire una programmazione sportiva locale 24 ore su 24 e soprattutto gratis».

Ed è stato subito un grande successo nonostante la concorrenza agguerrita delle altre tv locali…
«Il successo è stato immediato perché abbiamo aggredito una fascia di telespettatori assetata di sport. Il calcio è stato ed è l’elemento trainante, ma noi diamo spazio anche alle altre discipline che trovano visibilità grazie a Telecaprisport. Le emittenti nazionali, a pagamento e non, seguono solo i grandi eventi, i campionati maggiori, i grandi campioni, ma non danno e non potrebbero dare spazio alle realtà locali. Questo ci ha portati a diventare il punto di riferimento per lo sport in televisione in Campania».

Un consenso di pubblico confermato anche dai numerosi utenti che seguono le vostre dirette in streaming sul sito di Telecaprisport. In molti però vorrebbero vedervi sul satellite. Saranno accontentati?
«Credo che i tempi siano maturi per un lancio del nostro canale sul satellite. Previsioni non voglio farne, perché non è un settore che curo io; posso solo sollecitare chi di dovere, ma non impegnarmi in prima persona con i telespettatori».

Il forum di Telecaprisport è sempre molto attivo. C’è anche una sezione dove tu stesso rispondi alle domande degli utenti e una volta a settimana dialoghi con loro in chat. Quanto è importante essere vicini al pubblico? E come consideri uno strumento d'informazione come Internet?
«E’ importantissimo e gratificante. Molte volte la gente si fa una idea sbagliata di chi vede in tv o di chi ascolta alla radio, perché conosce solo il lato professionale di quella persona. La chat mi aiuta a far conoscere meglio il mio carattere. Sono consapevole di essere un privilegiato perché faccio un lavoro che amo profondamente e che rappresenta il sogno nel cassetto per molti giovani che frequentano il forum e seguono le nostre trasmissioni, ma sono anche una persona estremamente disponibile con tutti».

C'è qualche progetto che intendi realizzare in futuro?

«Sono soddisfatto di quello che faccio adesso, ma in futuro vorrei occuparmi, con maggiore frequenza e coinvolgimento, anche di altri settori dell’informazione. Per esempio la politica o la cronaca. Mi sono divertito molto a condurre la diretta elettorale su Tcn (Telecaprinotizie) per le elezioni amministrative. Vorrei cimentarmi in queste “escursioni fuori tema” più spesso».

Molti pensano che il Sud offra pochi sbocchi per chi vuole intraprendere questa professione e che conviene quindi spostarsi verso città che offrono più opportunità come Roma e Milano. Tu che ne pensi?
«Penso che sia vero, perché Roma e Milano sono più grandi e le emittenti e i giornali sono più numerosi. Purtroppo al giorno d’oggi se non hai una raccomandazione difficilmente riesci a fare questo lavoro. Spesso faccio attenzione ai cognomi dei giornalisti che firmano i servizi sulle emittenti nazionali e scopro che sono tutti cognomi noti. Per alcuni si tratterà di omonimia, ma per altri non c’è dubbio che si tratta di nepotismo. Io sono stato fortunato perché ho iniziato a lavorare a Capri e ti assicuro che non c’è stata nessuna raccomandazione per farmi entrare. Nell’azienda in cui lavoro sono cresciuto e maturato professionalmente. Sono comunque soddisfatto perché i risultati che ho raggiunto con Telecaprisport non li avrei raggiunti altrove e sono fiero di non essere un raccomandato. Se sono diventato giornalista lo devo solo a me stesso e al mio editore-direttore, Costantino Federico. Non devo ringraziare nessuno».

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