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Andrea AtzoriTelegiornaliste anno V N. 35 (206) del 5 ottobre 2009

Andrea Atzori, la vita fuorionda dei giornalisti
di Giuseppe Bosso

«Quello che la tv non mostra mai. Tutti i giorni dietro le quinte delle news. "Fuori onda" tv esclusivi: Rai, Mediaset, Sky Tg24, La7 e non solo. Telegiornalisti, non macchine, ma uomini e donne normali, con emozioni e passioni». Esordisce così il blog del giornalista Andrea Atzori, tra i più seguiti della rete.

Andrea, da cosa nasce l’idea dei fuorionda del tuo blog?
«Tv e il giornalismo sono da sempre due mie grandi passioni. Mettendole insieme, il mio blog personale è diventato quasi automaticamente FUORIONDA NEWS, il Blog dei Fuorionda, uno spazio unico che sta conoscendo un successo straordinario grazie all’apprezzamento degli stessi protagonisti dei fuorionda: i telegiornalisti. L’idea è infatti quella di far conoscere come nasce una notizia e chi sono davvero gli operatori dell’informazione. Il mio è interesse è esclusivamente giornalistico-conoscitivo. Il fuorionda può costituire una fonte stessa di notizie: non solo “papere”, insomma. Gli oltre mille fuorionda vanno a scavare nell’aspetto professionale, caratteriale e non solo nelle gag. Per mia scelta non ho mai voluto pubblicare sul mio Blog fuorionda che potenzialmente potessero arrecare danno ai giornalisti. I fuorionda del mio blog vengono pubblicati sempre con il consenso dei protagonisti, sempre a favore degli stessi, mai contro. Ora, a testimoniare il crescente successo, è nata anche la web channel tv FUORIONDA TV che trasmette 24 ore su 24 fuorionda, arrivando a una programmazione di ben 4 ore».

Quali pensi siano state le reazioni dei colleghi?
«In un primo momento alcuni si sono infastiditi, spaventati al solo fatto di sapere di essere stati colti in fuorionda. Tanti avevano timore che fosse reso pubblico qualcosa che potesse causare loro dei problemi. Una volta visto il fuorionda e conosciuto il mio blog, la paura si è dissolta. L’attenzione del blog è incentrata principalmente sul dietro le quinte del lavoro giornalistico. Mai intacco dati sensibili, volgari o riguardanti la vita privata. Oltre ai fuorionda, ho pubblicato trenta intervista ai più noti telegiornalisti Mediaset, Rai e Sky. Da Toni Capuozzo a Mimosa Martini, da Alessio Viola a Raffaella Daino, e i complimenti sono stati smisurati. Oggi penso non ci sia telegiornalista in Italia di network nazionali che non conosca FUORIONDA NEWS, e i giornalisti stessi sono diventati i primi sostenitori del mio blog. Pensa che su Facebook è nato anche il gruppo dei Fans di Fuorionda News e la maggior parte degli iscritti sono proprio i giornalisti di tutte le testate tv».

Quali sono i fuorionda che più ti hanno colpito?
«Sicuramente quello più famoso, con un record incredibile di visite su YouTube - 40 mila accessi - è quello riguardante le elezioni europee che vede protagonista il conduttore del Tg 5 Gioacchino Bonsignore. Il giornalista chiedeva a una sua collaboratrice di sapere il raffronto numerico con le precedenti elezioni del Pdl, ma spiegava poi che non lo avrebbe detto in onda. Ce ne sono comunque tanti molto interessanti e belli: per esempio la grande emozione di un esordio in diretta tv che ho potuto cogliere nei fuorionda di Beatrice Bortolin del Tg 5 o do Eva Nuti e Francesca Fagnani di Sky. Sotto l’aspetto di puro divertimento, i più esilaranti sono quelli di Marco Melegaro e Nicola Veschi di Sky che oggi comunicano direttamente con me fuorionda…».

Quello che la tv non mostra mai è il titolo che hai dato al blog. Per la verità, potrebbe anche essere esteso a molte notizie importanti che non vengono mai divulgate. Cosa ne pensi?
«Vero. E nel mio piccolo cerco di fare anche questo, divulgare immagini-notizia che non passano nella nostra tv. In “fuorionda” passano anche i riversamenti, ovvero le immagini utilizzate per poi fare i servizi, e tra queste può capitare che vengano censurate o comunque non utilizzate per il montaggio del servizio. Esempio è il caso dell’attacco bellico di Israele a Gaza: le immagini più cruente sono state trasmesse dai circuiti occidentali, ma spesso non mandate in onda. Nel mio blog, prendendole dall’Agenzia tv Palestinese Ramattan, ho messo il drammatico video del cadavere di una bambina palestinese uccisa dalle forze israeliane. Sono contrario alla censura di immagini e interviste dettate da motivazioni e interessi politici. So di essere una minoranza, ma secondo me non esistono notizie e immagini da non mandare in onda».

A tuo giudizio, sbagliano più i giovani o i giornalisti esperti?
«Papere ed errori sono normali per tutti. Ed è forse questo uno degli aspetti positivi del blog. Fa vedere esattamente i giornalisti senza veli con i loro pregi e difetti».

Ti dispiacerebbe sapere che qualcuno dei tuoi 'bersagli' non ne è contento?
«Tutti i video sul mio blog vengono pubblicati sempre con il consenso dei giornalisti e con una semplice richiesta diretta vengono immediatamente rimossi. Mi è capitato di dover rimuovere i filmati di due giornaliste italiane. Con la prima - cantava e ballava davanti al Tribunale di Milano - è nata una polemica durissima e trasparente, la seconda invece mi ha richiesto in via privata un taglio di una sua esclamazione. Una richiesta che però non mi son sentito di accogliere, avrebbe fatto perdere significato al contesto e ho così preferito rinunciare alla sua presenza in toto nel blog».

In effetti la registrazione e la diffusione dei segnali satellitari televisivi è un'attività legale.
«Sì, non esiste alcuna norma che vieti questo tipo di attività. Ogni mio fuorionda comunque viene prima attentamente vagliato».

Riguardo alcuni fuorionda in occasione di eventi tragici come il recente disastro di Viareggio, sono emerse critiche da parte del pubblico per molti atteggiamenti non consoni ad un contesto simile: ti sei posto il problema nel segnalare anche questi fatti?
«Le critiche nascono dalla convinzione sbagliata di molti che ritengono i giornalisti una sorta di extraterrestri. Persone infallibili, veri e propri miti. I giornalisti, però, sono persone umane e pretendere che non abbiano le loro debolezze è impossibile. Hanno il compito di dare le notizie, di raccontare la realtà, e se nei fuorionda sdrammatizzano, non intaccano a mio giudizio la loro professionalità».

Per concludere, c’è qualcuno che ancora non hai 'pizzicato'?
«Ho pubblicato splendidi fuorionda di Alessio Vinci, Gerry Scotti, di giornalisti sportivi di Mediaset e Sky e sono davvero poche le star che mancano ancora all’appello. Per ragioni tecniche, i fuorionda dei giornalisti della Rai sono davvero rari. Ma conto di colmare questa lacuna. Anche qui non mancheranno le sorprese».

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